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venerdì 21 febbraio 2014

Astrologia Progressiva di Andrea Bonaveri: interpretazione del cielo di nascita di M. M.

L'oroscopo progressivo di M. M. in cui posso visualizzare
la posizione degli astri sia rispetto ai segni zodiacali
tramandati dalla tradizione che rispetto all'attuale
posizione delle costellazioni zodiacali, retrocesse di
25° rispetto ai segni per effetto della precessione
degli equinozi. Attualmente lo 0° del segno dell'Ariete
coincide con i 5° della costellazione dei Pesci.
Tutte le pratiche divinatorie cercano delle risposte fondandosi sul principio che nulla è casuale. La ricerca è infatti incentrata sul causale, nell'individuare quali cause potranno agevolare determinati effetti.

In Astrologia si ha una pluralità di sistemi di riferimento, fra cui:

I 12 segni zodiacali di 30° l'uno.
- Il più popolare, su cui si basa l'astrologia occidentale, è lo Zodiaco tropicale (o stagionale), che fa cominciare il segno dell'Ariete da dov'era il punto Gamma (0° dell'Ariete) all'inizio dell'Era dei Pesci, ossia all'equinozio di primavera (21 marzo ca.) del 225 d.C.; questo sistema esprime l'Oroscopo dei Segni e chiameremo questa, quindi, Astrologia dei Segni.

Le 12 costellazioni zodiacali visibili in
cielo di 30° l'una.
- Lo zodiaco Siderale, secondo cui il Sole attualmente non entra in Aries il 21 marzo, ma il 14 aprile circa; questo sistema esprime l'Oroscopo delle Costellazioni, e chiameremo questa, quindi, Astrologia delle Costellazioni.
Lo Zodiaco siderale quindi, tiene conto della precessione degli equinozi e a questa si riferiscono gli astrologi indiani e alcuni astrologi occidentali. (Per "La Precessione degli Equinozi" clicca QUI)

Schema delle corrispondenze fra numeri, luminari-pianeti e
segni zodiacali nella numerologia astrale da me sintetizzata.
L'analisi di una carta del cielo di nascita che raccordi l'Astrologia dello Zodiaco Tropicale con l'Astrologia dello Zodiaco Siderale (con i dati astronomici aggiornati), il bilanciamento causato da elementi personali introdotti dalla Numerologia Astrale e che tenga inoltre conto delle considerazioni dell'Astrologia Evolutiva (o Karmica), è ciò che io definisco "Astrologia Progressiva".

Schema del significato delgli angoli e del Sole nei quadranti
secondo l'astrologia evolutiva di Merriman.
Essa mantiene i parametri dell'Astrologia statistica aggiornati alle posizioni astronomiche degli astri e la cifra insita nel nome (le cause personali), a cui si sommeranno le analisi dell'Astrologia Evolutiva.
Per "Astrologia e Oroscopo nei nostri tempi" clicca QUI
Per "Numerologia Astrale" clicca QUI
Per "Astrologia Evolutiva o Karmica: il significato degli Angoli" clicca QUI
Per "Astrologia Evolutiva o Karmica: il Sole nei Quadranti" clicca QUI
Per "Astrologia Evolutiva o Karmica: i Pianeti negli Angoli" clicca QUI

Nel corso dell'interpretazione del tema di nascita, chiamerò i Segni zodiacali (espressioni dell'Oroscopo dei Segni) con il nome in italiano e le Costellazioni zodiacali (espressioni dell'Oroscopo delle Costellazioni) con il nome latino.

Ecco un'esempio di interpretazione del cielo di nascita adottando i criteri dell'Oroscopo Progressivo: M. M. è nato a Sanremo il 25-01-1939 alle 6,00 ora locale, cioè quella del fuso orario a cui appartiene l'Europa centrale. Gli astri, luminari e pianeti, sono uniformemente distribuiti nei vari quadranti del tema natale; nessun accumulo o stellium, e questo indica una distribuzione equilibrata delle influenze astrali, senza accentramenti od esclusioni. Seguiamo ora il percorso indicato nel post sull'Oroscopo Progressivo in questo blog.

Tema natale o cielo di nascita di M. M., secondo il mio stile di
astrologia progressiva.

Secondo l'Oroscopo dei Segni, M. M. è un Acquario con il Capricorno all'Ascendente, poiché il suo Sole di nascita è nel segno dell'Acquario; secondo l'Oroscopo delle Costellazioni è Capricorno con il Sagittario all'Ascendente, poiché, visto dalla Terra, il Sole transitava davanti alla costellazione del Capricorno e ad est sorgeva (ascendeva) la costellazione del Sagittario, nel momento in cui è nato.

Dovendo quindi individuare quali influenze astrali sono predominanti nel tema, se quelle dei Segni o quelle delle Costellazioni, possiamo ricercare nel nome e cognome del soggetto i valori astrali-numerologici che ci indicheranno quali aspetti sono in preponderanza sovrapponendo le 3 griglie: Segni, Costellazioni e Numeri.
Le regole pratiche necessarie alla divinazione numerologica sono estremamente semplici.
Per determinare quali influenze siano in preponderanza, ci aiutiamo considerando un elemento che M.M. non ha ricevuto dal cielo: il nome e cognome.

Tabella con la corrispondenza lettere-numeri
secondo la numerologia.
Adottiamo quindi i criteri della Numerologia Astrale e trasformiamo le lettere di nome, cognome ed eventuale sopranome in cifre, per poi sommarle fra di loro e sommiamo poi fra di loro le cifre del numero risultante.
La cifra, da 1 a 9, così ottenuta, e che chiameremo numero personale di M. M., è il 9.
Verifichiamo quindi le affinità astrali del 9:
Numero personale: 9
Il 9 è sempre un numero eccezionale: simbolo dell'altruismo, della grandezza d'animo e dell'evoluzione spirituale, ha molte analogie con i nati sotto il segno dei Pesci ed è posto sotto l'influenza di Nettuno. Va comunque considerato che Nettuno è in domicilio notturno in Sagittario ed è esaltato nell'Acquario, e quindi l'affinità fra il 9, Sagittario e Acquario stessi non è secondaria.
La valenza nettuniana del nome di M. M. indica una prevalenza di moventi acquariani-sagittariani, poiché Nettuno è esaltato in Acquario e in Sagittario ha il proprio domicilio notturno.

SEGNO e COSTELLAZIONE in cui è il SOLE
Quindi é come se M.M. fosse, nel suo intimo, un Acquario, avendo il Sole nel Segno dell'Acquario:

ACQUARIO - CORRISPONDENZA STAGIONALE: Lo sviluppo delle radici.
SIMBOLOGIA STAGIONALE: La metamorfosi del seme, embrionale nel Sagittario, riprende qui con il massimo slancio (esaltazione di Nettuno), diventa definita e palese. Le radici che affondano nella terra sono guidate dalla ragione (Saturno) accompagnata da un sicuro istinto di adattamento quotidiano alle circostanze (Urano). Il seme si è ormai trasformato in una pianticina dall'individualità precisa e al tempo stesso disponibile, duttile, lontana da certi irrigidimenti orgogliosi e da un'affermazione troppo netta della personalità, che potrebbero compromettere la sopravvivenza (esilio del Sole). La forma si adatta al tempo anziché cercare di dominarlo (esaltazione di Nettuno, caduta di y).
Per un esponente dell'Acquario, l'accento cade sulla disponibilità dell'Io, sulla sua capacità a assorbire capillarmente quanto l'ambiente circostante gli offre per assumere una forma sempre più completa e definita. Abilità diplomatica, aperture di idee, curiosità per il nuovo e prontezza nell'impossessarsi delle novità (Nettuno e Urano). Rispetto per i valori razionali e tecnici, idealizzati a volte con una punta di misticismo (Saturno e Nettuno) e sempre considerati in una prospettiva dinamica. Scarsa considerazione per le virtù tradizionali e consacrate, indifferenza all'orgoglio, mancanza di superbia, poche o nulle reazioni alle offese di “lesa maestà “. In compenso, mancanza delle virtù solari o tipicamente leonine: lealtà, coraggio, fedeltà ai princìpi, senso dell'onore. L' aquariano può possedere tutte queste doti contemporaneamente, specie se mosso da slanci ideologici, ma raramente si sente legato a un dovere astratto o a una questione di principio, ed è pronto a seguire senza esitazione l'evoluzione dei tempi e delle idee. Sagace tempismo, scelta del momento opportuno, a volte opportunismo che riesce a sostituire efficacemente l'aggressività. Scarsa tendenza a sopraffare gli altri, spirito di solidarietà con i compagni di lavoro o di idee, rispetto della libertà propria e altrui.

Ma è da Capricorno che M.M. agisce, avendo il Sole nella Costellazione del Capricornus:

CAPRICORNO - CORRISPONDENZA STAGIONALE: La stasi invernale.
SIMBOLOGIA STAGIONALE: II seme sepolto affronta il periodo più difficile, quando tutto sembra allearsi contro di lui. La lotta per difendersi dal gelo mortale, nemico della vita, deve essere condotta con l'aiuto della ragione (Saturno) sorretta dalla forza di decisione pratica (Urano) e da un'aggressività concentrata nell'autodifesa (Marte) senza concessioni alla pietà e ai sentimentalismi (esilio della Luna). La durezza affettiva, l'indifferenza alla gioia dei contatti umani e la conseguente misantropia sono indispensabili per reggere al peso di una solitudine imposta dalla natura (caduta di Venere).
Un esponente del Capricorno concentra l'Io sulla razionalità difensiva (Saturno, Marte) e rifiuta l'abbandono emotivo (esilio Luna, caduta Venere): pessimismo cautelativo come regola di vita, diffidenza verso il sentimento, sfiducia a priori nelle circostanze. Prevalenza del giudizio attivo-aggressivo (Urano, Marte) sulla ricettività sensibile: l'organizzazione mentale poggia su basi tecniche e razionali, e rifiuta la guida dell'istinto. Serenità stoica che scaturisce dalla « logica del peggio » (nella sua accezione filosofica). Misantropia (caduta di Venere), sfiducia a priori nel prossimo e nei suoi moventi. Introversione, amore della solitudine, grandi capacità di applicazione e di riflessione, forza di volontà lontana da ogni esibizionismo, ma articolata su una tenacia paziente, costruttiva, e a volte irriducibilmente accanita. Ambizioni a lunga scadenza, con scelta accurata dei mezzi per soddisfarle. Grandi capacità di accumulo egoistico. Collezionismo, avarizia.

L'ASCENDENTE
Passiamo ora ad analizzare l'Ascendente. L'Ascendente è il Segno-Costellazione che sta sorgendo a est nel momento della nascita, e che risiede quindi nella I° casa astrologica, la casa dell'Io, della personalità.
Sulla questione se nella caratteristica di un individuo si debba attribuire la maggiore importanza all'Ascendente o alla posizione del Sole, le opinioni degli studiosi sono ancora divise, ma ormai sembra prevalere quella che l'astrologo inglese Allan Leo esprime in termini seguenti : « In linea di massima il Sole simboleggia la volontà, l'attività, la potenza, il lavoro concreto, la forza vitale e l'individualità; l'Ascendente invece si riferisce all'aspetto specifico dell'individuo, al corpo fisico da una parte, al tipo della mente e dell'intelletto, alla struttura psichica dall'altra ».

Nel nostro caso l'Ascendente è nel Segno del Capricorno e nella Costellazione del Sagittarius.
M.M. ha quindi un cuore da Acquario (Segno in cui è il Sole), tenderà ad agire da Capricorno (Costellazione in cui è il Sole), si sentirà una personalità da Capricorno (Segno in cui ha l'Ascendente); dall'esterno verrà visto, e lui stesso si atteggerà invece come un Sagittario (Costellazione in cui ha l'Ascendente).

In altre parole: l'Ascendente annuncia la strada (il tipo di fisico e la forma mentis), la posizione del Sole il genere del veicolo destinato a percorrerla.

Nel nostro caso l'Ascendente in Sagittarius appartiene all'elemento Fuoco, il che fa pensare a queste tendenze: attività, desideri di conquista, aspirazioni al dominio, costituzione fisica robusta, resistente, atta a permettere uno spiegamento intenso delle energie vitali.

SAGITTARIO: Segno di Fuoco, mobile
Domicilio diurno di Giove e di Nettuno
Esaltazione di X
Esilio di Mercurio e di Y
Caduta di Plutone
CORRISPONDENZA CON IL CORPO UMANO: Le gambe, e in particolare:
dal 1° al 10° grado, le caviglie
dal 10° al 20° grado, le ginocchia
dal 20° al 30° grado, le cosce.
CORRISPONDENZA STAGIONALE: L'inizio della germinazione.
SIMBOLOGIA STAGIONALE: II seme comincia a adattarsi all'ambiente circostante, le zolle che lo ricoprono non sono più una tomba, ma diventano grembo materno (esaltazione di X), rifugio confortevole e protettivo (Giove), mondo stimolante che accoglie il miracolo della metamorfosi (Nettuno). La prima manifestazione vitale del seme germinante è il vorticoso moto delle cellule da cui si svilupperà la pianta futura (Nettuno); l'attenzione si concentra sull'attività fisica, mentre passa in sottordine l'attività intellettuale (esilio di Mercurio). L'adattamento all'ambiente è anche una presa di possesso, una installazione che accompagna all'irrequietudine nettuniana un desiderio di stabilità (Giove, caduta di Plutone).
Per un esponente del Sagittario, l'accento cade sulla volontà di assestamento pratico a nuove condizioni ambientali, e è insieme desiderio di metamorfosi per meglio assecondare queste condizioni (Nettuno) e desiderio di impossessarsene per meglio goderne (Giove, X). Temperamento dinamico-didascalico, portato a una assimilazione ottimistica dei dati forniti dalla conoscenza e semplificati al massimo. Entusiasmo favorito da uno scarso distacco ironico dalla realtà (esilio di Mercurio), da un'ingenuità serena che tiene raramente conto di tutti gli aspetti di un problema, e in particolare degli aspetti negativi, o che si limita a considerare questi ultimi come facilmente modificabili con la buona volontà. Serenità basilare, tendenza a un'allegria paciosa e veramente «gioviale» (da non confondersi con il senso dell'umorismo, che è invece deficitario). Semplicità, buona fede e fondamentale onestà (caduta di Plutone) compensate dal desiderio di creare attorno a sé una sempre più vasta zona di sicurezza, o di spazio vitale, se vogliamo chiamarlo così (Nettuno, X). Senso dinamico del tempo (esilio di Y), proiezione verso il futuro, che non implica tuttavia un rinnegamento del presente. Spirito di rinnovamento, da non confondersi con lo spirito rivoluzionario dello Scorpione e che si innesta sulla necessità di ristabilire geneticamente una tradizione. Tendenza al cameratismo e al perbenismo.

Per constatare a quale tipo astrologico appartiene un dato individuo, o meglio, le caratteristiche di quale tipo astrologico prevalgono nel suo tema di natività, occorre tener presente, oltre alla posizione zodiacale dell'Ascendente e del Sole, anche quella dei pianeti, attribuendo maggiore importanza a quelli fra essi che si trovano nei punti cardinali dell'oroscopo, ossia nel campo primo (Asc) e al MC, IC, Discendente. Decisivo può essere pure l'accumularsi di vari pianeti nel medesimo segno o casa che non è ne quello dell'ASC ne quello del MC, e non è il nostro caso; inoltre non si devono trascurare gli aspetti fra i vari pianeti che però indicano soltanto i particolari, le sfumature di un'individualità.

Il tema natale o cielo di nascita di M. M. stilato secondo lo stile
dell'astrologia progressiva che ho sintetizzato dalle reali
meccaniche celesti.

LA I° CASA E GLI ASTRI CHE OSPITA
Nel cielo di nascita di M. M. la prima casa ospita due astri: Mercurio a 12° del Segno del Capricorno, corrispondente ai 17° della Costellazione del Sagittarius e il Sole a 4° del Segno dell'Acquario, corrispondente ai 9° della Costellazione di Capricornus.
La prima casa indica l'Io del soggetto, il carattere e la personalità.
La prima è la casa dell'Io nella sua purezza originaria e della personalità nelle sue possibilità di sviluppo individuale. Riflette l'indole nelle sue reazioni primarie, le tendenze istintive, segrete o manifeste. È legata alla struttura e alla conformazione fisica e temperamentale, e in questo senso i pianeti congiunti all'Ascendente possono determinare la prestanza fisica o certi istinti insopprimibili.
Il significato della prima casa in Sagittarius è stato descritto in quello che riguarda l'Ascendente.
Nel nostro caso la prima casa si prolunga anche nella costellazione del Capricornus, i cui connotati sono stati indicati sopra.
Mercurio il tipo di mente, di intelligenza, il contatto intellettivo con il mondo esterno.
Questo pianeta, che astronomicamente è il più vicino al Sole, astrologicamente occupa la sede più vicina all'Io nelle sue due manifestazioni: attiva e sensibile. Esso corrisponde infatti ai primi contatti dell'Io con il mondo esterno, cioè l'inizio di un'attività cerebrale. Uscendo dalla nebbia confusa dei primi giorni di vita, il neonato comincia a percepire immagini, forme, suoni, colori. Nei limiti sia pure strettissimi delle sue possibilità, osserva, registra e reagisce di conseguenza.
Tale attività cerebrale, che si svilupperà in seguito, è appunto regolata da Mercurio che rappresenta l'intelligenza, la percezione intellettuale, il contatto tra l'Io e il mondo esterno attraverso la conoscenza lucida e non attraverso l'intuizione o il sentimento.
Ciò determina il criterio di valutazione dei vari elementi in gioco e la capacità di soppesarli; e dunque la possibilità di astuzia, abilità, calcolo, opportunismo. Ma dà anche una visione prospettica delle cose che consente il senso dell'umorismo, un distacco dall'affettività e dalla passionalità che favorisce lo spirito critico e è spesso componente di un temperamento ironico o satirico.
Mercurio regola l'udito, la capacità a recepire e a capire comunicando il proprio pensiero: dunque regola gli scambi di idee, di opinioni, di vedute e anche gli strumenti tecnici che favoriscono materialmente le comunicazioni (stampa, telefono, radio, internet).
Mercurio in prima: La personalità è impostata sull'intelligenza, sulla capacità di afferrare, capire, prendere contatto con l'ambiente e con le cose. La volontà di inserimento nella vita è spesso polemica e quasi sempre curiosa. Sorretta da buoni valori, l'intelligenza dà frutti nel campo speculativo e può diventare un elemento di fascino individuale, quasi la spina dorsale della personalità.
Mercurio in Sagittarius: L'intelligenza è ingenua, candida. A volte difficoltà ad afferrare il discorso astratto e il paradosso. Irrequietudine mentale superficiale, che si muove soprattutto sul piano materiale spingendo a cambiamenti e a spostamenti (Nettuno), senza arrivare a un vero distacco da certe idee acquisite. Volenterosità e disponibilità attiva in campo pratico.
Il Sole simboleggia l'Io attivo.
Il Sole forma il nucleo della personalità. La posizione da esso occupata al momento della nascita dell'individuo determina l'indice di comportamento basilare che sarà completato e modificato dalla posizione degli altri pianeti.
Il Sole è insomma la sintesi dell'Io. È l'Io cosciente di se stesso e partecipe della vita circostante in forma attiva. Rivela la maggiore o minore possibilità di esplicazione dell'Io nell'attività, nella manifestazione di se stesso, e la maggiore o minore vitalità fisica e morale.
Rappresenta, dunque, una fase di maturità, di completezza. Una presa di posizione nei confronti della vita che dà la misura dell'individuo.
Le virtù solari sono vitali e a volte anche passionali : calore umano, lealtà, coraggio, sprezzo del pericolo, generosità, magnificenza.
Possono diramarsi e degenerare in megalomania, orgoglio, superbia, tendenza all'ipertrofia dell'Io. Oppure in autoritarismo virile, prepotenza, dominio, tendenze dittatoriali e paternalistiche dell'Io.
Nel tema natale il Sole rappresenta, oltreché il soggetto, anche una figura maschile importante nella vita: padre, marito, amante (nonno, zio), padrone nel campo del lavoro, capo politico. Il valore simbolico di questa figura maschile va eventualmente completato con l'analisi di Saturno e di Giove.
Sole in casa prima: Corrisponde simbolicamente a un'esaltazione. La personalità si fonde con l'Io e ha scarse possibilità di oggettivazione. Spirito indipendente, desiderio dell'ammirazione altrui, fascino istintivo, esercitato a volte con compiacimento. Può favorire la carriera d'attore o d'oratore. In casi estremi, megalomania e teatralità.
Il Sole in Capricornus è già stato descritto sopra.

LA 2° CASA E GLI ASTRI CHE OSPITA
Giove, il pianeta del benessere e della “grande fortuna” è nella seconda casa, quella delle finanze e del lavoro.
La seconda casa corrisponde al primo passo compiuto dall'Io nel mondo circostante. Indica il grado di capacità a rendersi conto degli elementi ambientali esistenti attorno a se, l'abilità nell'utilizzarli o, in altri termini, indica le facoltà percettive in senso utilitario. Per l'uomo primitivo, tali facoltà si esplicavano nello scoprire come ripararsi dal freddo e dal caldo, come procurarsi nutrimento con la caccia, con la pesca o con la pastorizia. Per l'uomo civilizzato si esplicano invece sul piano economico corrispondente alla sua evoluzione, e per questo la seconda casa viene definita tradizionalmente la casa del denaro.
Più correttamente, potremmo definirla la casa dell'habitat naturale che ciascuno trova attorno a se al momento della nascita: beni di famiglia, possibilità di acquisti o di perdite sulla base di uno status quo familiare, nonché condizioni iniziali di censo (modeste, normali o elevate). Indica l' atteggiamento dell'individuo nei confronti di questo habitat naturale e delle condizioni materiali (passivo, acquiescente, indifferente, oppure possessivo e accaparratore) che si riflette anche nel livello di vita cui si aspira, che si può raggiungere o a cui si è costretti a rinunciare.
Opposta alla casa ottava, che è la casa dell'alieno e dell'innaturale, la seconda casa indica anche la tendenza a raggiungere il benessere materiale in modo tradizionale, e seguendo una linea già tracciata, anziché in modo eterodosso e con iniziative originali. L'esame comparato delle due case può confermare, o negare, la possibilità di eredità; nonché il desiderio di evasione dai limiti del proprio habitat naturale.
Come corollario delle capacità di sfruttamento e di osservazione dell'ambiente circostante, questa casa appare spesso molto forte nei temi di commediografi e fotografi.
Nel tema di M. M. la seconda casa è piuttosto estesa, e comprende due costellazioni: Capricornus ed Aquarius.
Casa seconda in Capricornus: I contatti con l'ambiente sono di una razionalità fredda e organizzata, a volte sfruttatrice in senso egoistico, a volte sorretta da grande oculatezza amministrativa.
Forte tendenza accaparratrice. Risparmio, accumulo. Habitat naturale solido ma cupo, oppure in via di miglioramento con sacrifici e difficoltà.
Casa seconda in Aquarius: L'ambiente circostante è visto come un campo di esercitazione molto elastico delle proprie capacità. Duttilità, capacità di adattamento, diplomazia, in certi casi slealtà palese o occulta. Habitat naturale in evoluzione e in trasformazione.
Giove indica l'inserimento ottimistico nella vita. L'influenza di Giove, come quella di Saturno che immediatamente lo segue nel sistema solare, è più complessa dell'influenza dei pianeti rapidi, e ha un carattere, per così dire, riassuntivo. Giove esprime infatti la possibilità di inserimento felice nell'esistenza, e una carica vitale orientata verso l'ottimismo. Tale carica vitale può applicarsi indifferentemente a un temperamento aggressivo-marziano, o affettivo-venusiano o percettivo-mercuriano, orientandolo verso una felice applicazione delle sue caratteristiche intrinseche.
L'ottimismo gioviale porta all'estroversione, e dunque alla socievolezza, a una bonarietà che tende a semplificare le difficoltà, cercando la soluzione migliore e insieme più pacifica dei vari problemi. Da Giove dipendono la parola, l'elaborazione del linguaggio destinato a essere recepito dall'udito (e Giove infatti, in tutt'e tre le sue posizioni, è opposto e complementare a Mercurio, pianeta dell'orecchio e dei timpani); sotto il suo influsso la loquacità può diventare eloquenza, e talune posizioni troppo rafforzate di Giove da questo punto di vista possono diventare componenti di un temperamento didascalico o pontificante.
L'euforia ispirata da questo pianeta sfocia da un lato nell'edonismo, in una ricerca degli agi, del comfort e delle soddisfazioni materiali superiore a quella suggerita da Venere; dall'altro a una predilezione per la pace, per la solidità e per lo status quo (inevitabile garanzia dei propri comodi), che assume forme di bonario paternalismo. Tutto ciò tende a stabilire in Giove la base di un atteggiamento pacioso e materialista che può intralciare l'attività intellettuale o razionale nella sua purezza.
La tradizione lega Giove alla ricchezza e alla fortuna. È indubbio che la sua influenza sia benefica sotto questo aspetto anche perché una forte carica di ottimismo, di fiducia in se stessi e di fascino personale, quali Giove suggerisce, spianano molte strade nel mondo degli affari e del denaro. L'arricchimento, tuttavia, può essere anche spirituale, morale, filosofico. E a volte si limita a quella profonda ricchezza interiore che è la serenità. Sarebbe più esatto dire che da Giove dipende la felicità individuale. Che è uno stato d'animo più che un dato materiale. Da Giove, infatti, sono ispirate le doti di simpatia personale. Questo pianeta può rappresentare il punto di forza di un tema natale, coagulando in senso positivo e ottimistico le caratteristiche del segno occupato, e facendone il tramite più sicuro tra l'individuo e il mondo circostante.
Giove in seconda casa: Corrisponde simbolicamente a un'esaltazione. Il contatto con l'ambiente materiale tende a essere euforico. Abile e armonioso sviluppo delle capacità di adattamento all'ambiente natale, amministrazione bonaria e lucrosa dei propri beni. Al positivo, segno di considerevole fortuna.
Giove in AquariusL'esilio del Sole influisce in modo meno pesante che l'esilio della Luna sull' edonismo gioviale, limita il calore umanitario del pianeta più che la sua gioia di vivere. Il pianeta assorbe i fremiti nettuniani del segno che ha già superato l'apice più pericoloso dell'inverno, e la forza espansiva può diventare curiosa di novità, genialmente creativa. Sebbene il domicilio di Saturno tenda a far riaffiorare il rigorismo, si tratta di un rigorismo spesso beneficamente attivo anziché irrigidito in certi schemi fissi, come quello del Capricorno. Il domicilio di Urano notturno aggiunge alla volontà ottimistica gioviale la duttilità diplomatica, la scienza dei compromessi, il senso pratico nell'approfittare delle circostanze. Questo Giove è dunque aperto alle più diverse suggestioni, e assorbe con singolare facilità le influenze di altri valori astrali. La loquacità è calibrata, suadente, non sempre sincera. Il punto di forza di chi abbia Giove in Aquario nel suo tema natale sta in una certa capacità a astrarsi dai desideri personali, oppure a controllarli o addirittura a sfruttarli. Al negativo: rischi di opportunismo, di eccessiva sicurezza di sé nella condotta dell'azione al di fuori di ogni regola.

LA 3° CASA E GLI ASTRI CHE OSPITA
Nella terza casa ci troviamo Luna e Saturno.
La casa terza indica i rapporti con l'ambiente sociale naturale (fratelli, concittadini, connazionali), l'inizio della socializzazione dell' Io attraverso i contatti immediati con l' ambiente circostante, la percezione intellettiva di tale ambiente, delle correnti sociali, delle mode. Partecipazione all'ambiente sociale circostante attraverso la parola, gli scritti di carattere immediato (corrispondenza, giornalismo) nonché i mezzi di trasporto e di comunicazione rapidi (viaggi di spostamento, telefono, telegrafo, radio, televisione).
Questa casa è molto importante per stabilire il grado di socievolezza di un individuo a livello superficiale, la sua capacità di accettare i rapporti sociali, di inserirvisi oppure no. È un indice della forza di espressione immediata, della facilità di percezione, dello snobismo, della possibilità di afferrare le mode del momento, della duttilità nell'adattarsi a gruppi sociali diversi o nell'eleggere i più opportuni.
Casa terza in Pisces: Contatti sentimentali con l'ambiente sociale, tendenza a lasciarsi trascinare dalle prime impressioni oppure da emozioni intuitive, bisogno di tenerezza rassicurante. Uso disorganizzato dei mezzi di comunicazione rapidi, spostamenti improvvisati e caotici. Rischio di esigere troppo dalle conoscenze occasionali, affrontate con eccessiva affettività oppure rischio di lasciarsi influenzare dall'ambiente senza una solida reazione personale.
La Luna rappresenta l'Io ricettivo, l'impalcatura sensibile dell'Io e i contatti emotivi con il mondo circostante. Accanto alla forza sintetica e a volte semplicistica dell'Io attivo-solare, esprime la forza ricettiva e a volte dispersiva della sensibilità.
Se il Sole corrisponde alla maturità organizzata, la Luna corrisponde all'infanzia con la sua estrema disponibilità, e è anche un legame con il grembo materno, il fulcro della coscienza dell'Io non come entità isolata, ma come parte di un tutto che si articola nel tempo e nello spazio.
Dal punto di vista caratteriologico, può determinare una mentalità infantile, candore, fiduciosità, inesperienza, sprovvedutezza, ma anche irriducibilità agli schemi della ragione per un desiderio di verità più essenziale. In certi casi predispone a una continua ricerca di appoggio, di protezione; in altri a un atteggiamento succubo. Da un lato è componente di insicurezza o di atteggiamento conservatore verso l'ignoto, dall'altra è componente di estrosità e imprevedibilità.
La sensibilità, regolata dalla Luna, può diventare ipersensibilità, impressionabilità (e sotto questo aspetto è componente di un temperamento artistico o nevrotico o ambedue) e anche di irrequietudine, angoscia (e sotto questo aspetto è componente di un carattere « lunatico »).
La Luna rappresenta la mutevolezza delle reazioni dell'Io alle situazioni e altresì, materialmente, la mutevolezza delle situazioni stesse.
Rappresenta il legame tra l'uomo e le forze misteriose della natura; regola l'intuizione, la preveggenza, le percezioni extra-sensoriali, il senso del magico e la forza magica, il fascino segreto indipendente dalla bellezza fìsica, il fascino sensuale.
Nel tema natale, infine, la Luna rappresenta la Donna (madre, moglie, amante). Nel tema di una donna, rappresenta la sua femminilità, il suo modo di essere femminile. Nel tema di un uomo, rappresenta il suo modo di considerare la donna e i suoi complessi edipici, superati o no. L'esperienza sembra indicare che la Luna è una componente quasi indispensabile dell'intelligenza: se isolata nel tema natale, può neutralizzare gli effetti positivi di un buon Mercurio inclinando il soggetto all'ottusità.
Luna in terza casa: Contatti sensibili e intuitivi con l'ambiente sociale. Tenerezza superficiale se non è sorretta da altri valori positivi. Tendenza a subire l'ambiente o i fratelli. Possibili infatuazioni di carattere sociale o mondano. Influenzabilità, permeabilità all'ambiente. Intuizione artistica applicata alle carriere tipiche della casa.
Luna in Pisces: è in Esaltazione. Simbolicamente l'esaltazione della Luna coincide con la massima dilatazione del grembo, in quell'imminenza del parto che unisce madre e creatura con eguale tenerezza emotiva, e con eguale angoscia di distacco. Sensibilità intensa, fantasia affettiva, facoltà parasensoriali, spesso musicalità e facoltà di espressione poetica. Per una donna, femminilità trepida, bisognosa di aiuto, di appoggio, smarrita nei problemi pratici e apparentemente indifesa, anche se cela un bonario opportunismo suggerito da Giove. Per un uomo, sensibilità quasi femminile. La donna ideale è quella che lo coccola, che gli sta affettuosamente vicina e partecipa alle sue angosce.
La Luna è anche protagonista, con Marte e Plutone, di un grande triangolo formato da tre trigoni, che verrà analizzato più avanti.
Saturno rappresenta l'inserimento razionale nella vita. Accanto alla forza espansivo-ottimistica di Giove troviamo la forza restrittivo-pessimista di Saturno. La fiduciosità verso l'ambiente circostante si accompagna alla diffidenza, ambedue indispensabili a garantire la vita.
Saturno infatti rappresenta la valutazione razionale di tutte le circostanze, e in particolare delle circostanze negative, per meglio organizzare la difesa dell'individuo. A questo criterio di giudizio, obiettivo e radicale, si unisce un distacco freddo da tutto quanto possa intralciare tale difesa: la passionalità, il sentimentalismo, la generosità, gli atti gratuiti, l'altruismo.
Questo pianeta accompagna l'Io nella solitudine, rafforza l'introversione presentandola come necessità premonitoria di inevitabili avversità, determina un processo di dissociazione dall'ambiente per diffidenza razionale che tende a isolare l'individuo in un mondo ostile. È componente di scarsa socievolezza e a volte di misoginia.
Al pessimismo saturniano si affiancano la forza d'animo, il coraggio morale nelle avversità, la tendenza a attingere soltanto alle proprie risorse senza ricorrere all'aiuto altrui.
L'autosufficienza e lo stoicismo determinano una grande forza di coordinazione razionale che è elemento di sintesi, acume selettivo dei dati percettivi forniti da Mercurio e altissima componente di vigore intellettuale o filosofico.
La diffidenza, la continua previsione del peggio, spingono a misure precauzionali che possono sfociare da un lato nell'ambizione calcolata e paziente, dall'altro nell'avarizia accumulatrice.
Ambedue sono favorite dalla tenacia tipicamente saturniana, dal rigore e dall'inflessibilità, componenti di un temperamento freddo o arido, che non indugia per misericordia e non esita per pietà.
Severo con il prossimo, Saturno è severo anche con l'Io, contribuendo alla formazione di gusti parchi e a volte spartani. In un mondo di rinunce e di ambizioni, retto dalla ragione, il concetto dell'autorità regolatrice e giudicante si impone. Saturno ne è il simbolo spesso inflessibile, componente di un paternalismo meno conservatore di quello ispirato da Giove, ma certo più cupo e intransigente.
Associato dalla tradizione alla sventura, questo pianeta rappresenta infatti, materialmente oltre che moralmente, un principio di restrizione, di privazione, di spoliazione. La ragione è scienza del bene e del male, frutto proibito che consentì all'uomo conquiste negate a altri esseri viventi ma lo strappò al paradiso terrestre della felicità animale. L'aura di malinconia e di pene che lo accompagna sembra essere il prezzo del peccato originale.
Saturno in terza casa: Valori restrittivi controproducenti nell'ambiente sociale, difficoltà di contatti umani, difficoltà d'espressione, timidezza, imbarazzo, incapacità a manifestare con disinvoltura il proprio Io nell'ambiente sociale naturale. Possibili scacchi in campo mondano. Isolamento sul piano sociale. Ostilità o indifferenza dei o per i fratelli e connazionali. Al positivo: dura volontà di emergere in campo politico e sociale superando gli ostacoli.
Saturno in PiscesIl rigore razionale si diluisce nel fluire della sensibilità lunare-nettuniana che propone incessantemente nuovi temi di osservazione e di meditazione. Privata dell' appoggio di Urano, la forza di concentrazione di Saturno stenta a fissarsi sull'immediato. L' esaltazione della Luna incrina la misantropia tipica del pianeta, lo costringe a pentimenti o a ripensamenti. Questo conflitto può trovare sbocchi sado-masochisti, spesso a fondo misticoide, del tipo “peccatore penitente”, oppure può condurre a un pessimismo scorato, ma costruito a tutti i costi sulle leggi della logica. Il pianeta agisce a sua volta sul lato affettivo-edonistico del segno, le gioie della vita possono apparire come insidia condannabile, da allontanare da sé con rigore integerrimo, oppure da sfruttare con avidità insaziabile accompagnata da un sotterraneo senso di colpa. Se sul piano caratteriale Saturno in Pesci può essere insidioso, sul piano intellettuale l'alleanza intuizione-ragione può dare frutti di grande genialità, appunto perché il segno offre campi impensati all'azione del pianeta, e il pianeta regola e frena la sensibilità disordinata del segno.

LA IV° CASA E GLI ASTRI CHE OSPITA
Nella quarta casa troviamo Urano e il Nodo Lunare Sud.
La quarta casa inizia all'Imum Coeli che è il perno dello stato civile e della vita ambientale. È la casa della famiglia natale, dei genitori, dell'ambiente familiare in generale, del focolare domestico. Indica la posizione dell'individuo nei confronti della famiglia, la maggiore o minore forza dei legami familiari, l'atteggiamento verso i genitori.
Indica anche l'atteggiamento nei confronti della casa nel senso materiale, il trovarsi più o meno a proprio agio tra le pareti domestiche, il gusto dell'arredamento, le possibilità di comfort. E, per estensione, le professioni che si applichino appunto all'arredamento, al mobilio, alla casa (architettura).
Completando il significato della casa seconda, questa casa chiarisce la posizione dell'individuo nell'habitat naturale preesistente e organizzato, cioè la patria, l'atteggiamento dell'individuo nei confronti di essa, il suo sentirsi più o meno a suo agio nei suoi confini, nonché l'influenza che le condizioni del paese natale possono avere sull' individuo. Ricordiamo qui che un tema natale riflette contemporaneamente la verità oggettiva (in questo caso, una reale situazione familiare di un tipo preciso) e soggettiva (cioè la visione personale che un individuo ha della propria situazione familiare) e che ambedue tendono a condizionarsi a vicenda.
Opposta alla casa decima, che corrisponde all'autonomia dell'Io, alle sue capacità di azione indipendente e di autosufficienza, la casa seconda corrisponde invece alla non-autonomia, all'inserimento in un contesto preesistente dove l'Io affonda le sue radici.
Casa quarta in Aries: Rapporti focosi e dinamici con la famiglia, desiderio di un ambiente familiare movimentato, vivace, attaccamento un po' volubile, con alti e bassi, ai genitori, dato il temperamento marziano del segno. Rispetto
formale delle tradizioni, più militaresco che affettivo, scarso rispetto per gli oggetti casalinghi, trattati con disinvoltura rude. Attaccamento alla patria se non esistono forti valori d'Aria. Rischio di urti con la famiglia, di possibili allontanamenti bruschi.
Urano rappresenta la forza di decisione. Primo dei pianeti lenti scoperti con gli strumenti ottici, Urano è l'ultimo, nell'ordine progressivo delle orbite, che possa compiere l'intero giro dello Zodiaco nel corso della vita umana. Si presenta dunque come un anello di congiunzione tra il tempo a misura d'uomo e i tempi lunghissimi, a ritmo storico, scanditi da Nettuno e da Plutone.
Questa caratteristica di intermediario sembra esprimersi nella grande disponibilità uraniana. Nel quadro delle influenze planetarie, Urano ha una funzione dinamica, è una forza che fa leva su ogni punto d'appoggio per distruggere o creare, a seconda di quanto le circostanze richiedono.
Domiciliato nel cuore dell'inverno, accanto alla ragione che sceglie e giudica, Urano è la forza di volontà che decide; poiché da questo pianeta, come da Saturno, dipende la possibilità di sopravvivenza nelle condizioni più avverse, la sua influenza ha spesso carattere drastico, rappresenta una spinta all'azione nei casi di emergenza. Saturno è spoliazione del superfluo. Urano è eliminazione dell'inutile. Saturno si oppone all'edonismo e al sentimentalismo. Urano si oppone all'inerzia. Da Urano, insomma, dipende quello scatto della volontà che, impulsivamente cieco in Marte, diventa qui oculatamente organizzato, volto a uno scopo preciso. La prontezza di riflessi muscolari regolata da Marte diventa prontezza di riflessi mentali. Ambedue obbediscono a stimoli immediati. Non si sottolineerà mai abbastanza il carattere contingente dell'influenza uraniana. Quando la necessità, o l'impulso, a agire è impellente, l'azione a raggio limitato, concentrata sugli obiettivi più prossimi, è sempre la più efficace. Urano tende a eliminare la successione temporale degli eventi risolvendo tutto nel presente, e tende a ignorare la concatenazione di causa e effetto nelle sue propaggini più remote riassumendola in un risultato concretamente realizzabile a breve scadenza, grazie ai mezzi più propizi che si abbiano sottomano. Potremmo definirlo un pianeta pragmatista se il termine databile non limitasse le sue caratteristiche, come già fecero altre identificazioni più o meno gratuite con questa o quella corrente politica o addirittura con questa o quella grande potenza dei nostri tempi. Urano può avere indifferentemente influenza progressista o conservatrice. Poiché tende a far affiorare i problemi latenti per risolverli, gli si presta troppo spesso un carattere rivoluzionario, dimenticando che esistono forze eversive e forze repressive egualmente decise e violente. È più giusto forse dire che Urano magnifica l'Oggi, senza troppo curarsi del passato o del futuro. È il pianeta dell'imprevisto e dell'occasione colta a volo.
La volontà di raggiungere uno scopo con prontezza e efficacia poggia necessariamente sulla capacità di organizzarsi e di scegliere i propri mezzi. Urano è, infatti, il pianeta della tecnica in tutte le sue espressioni, partendo da quella, più ovvia, che corrisponde all'abilità di sfruttare elementi passivi o indifferenti in natura per trasformarli in strumenti utili all'uomo. La possibilità di servirsi delle proprie mani è indicata dagli antropologi come una svolta decisiva nella storia dell'evoluzione umana. Dall'analisi interpretativa dei temi natali, Urano risulta strettamente legato all'abilità manuale e alle sue applicazioni tecnico-meccaniche; sotto questo aspetto è complementare di Venere, che regola soprattutto l'abilità manuale artistico-edonistica.
Se Saturno indica nel destino le spoliazioni e le rinunce, Urano indica le svolte brusche, i mutamenti irrevocabili, l'apice delle crisi, i tagli netti. Anatomicamente, Urano corrisponde alle mani.
Urano in Aries: La forza di decisione è immersa in un “Oggi” dinamico, si applica attivamente al momento presente senza essere appesantita da considerazioni o riflessioni sul passato o sul futuro. Proiezione dell'immediato nella volontà di conquista, sfruttamento aggressivo e rapido della buona occasione. Ottima applicazione tecnica alle imprese ardite, dove l'Io si manifesti in modo esaltante (Sole). Ottima coordinazione di riflessi (Marte) spesso stimolata creativamente dal rischio (Plutone) e sorretta da un'obliterazione del pessimismo (caduta di Saturno). Opportunismo un po' semplicistico, senza remore affettive o formali (esilio di Venere.).
Del Nodo Lunare Sud possiamo dire: il Nodo Lunare Nord ci descrive i legami col passato e quello Sud i legami col futuro. Sicché se il carattere forse si forma con la Testa del Drago (il Nodo Lunare Nord), l'esteriorizzazione delle qualità innate, buone o cattive, avviene proprio attraverso la Coda del Drago (il Nodo Lunare Sud).
La loro maggiore influenza viene comunque riconosciuta allorché forma congiunzione con un pianeta. Nel nostro caso abbiamo una netta congiunzione fra il Nodo Lunare Sud ed Urano, ma la tradizione non la contempla poiché Urano è considerato solo da pochi decenni.
È comunque trascurabile l'influenza del Nodo in un Segno, causa la lentezza del suo spostamento in moto antiorario, che gli consente l'attraversamento di un dodicesimo zodiacale in poco più di un anno e mezzo. È pertanto di maggiore interesse la presenza del Nodo nelle Case, in quanto lo spostamento orario ci permette dodici collocazioni diverse nel corso della giornata.
Testa del Drago in X°, Coda in IV°: Autorità innata e arte del comando. Questa collocazione influenza beneficamente la carriera e può dare il tipo «nato con la camicia». Se la Coda è molto afflitta, provoca dissensi familiari. Spesso, madre di alto casato.
Testa del Drago in Libra, Coda in Aries: È teoricamente favorevole alle unioni amorose e al vincolo coniugale. Colui che possiede il Nodo in Bilancia è pieno di comprensione per i bisogni del partner, desidera piacergli e sa rendersi simpatico. Una quota di narcisismo non irrita troppo gli altri, che sanno essere indulgenti e perdonare. Grande vitalità irradiante.

LA 5° CASA
La quinta casa non ospita astri, pianeti o punti astrali. È la casa della vitalità, del tono vitale dell'individuo, della sua “carica” personale in campo fisico o spirituale. Indica dunque anche l'attività ghiandolare e ormonica, l'attività sessuale, l'atteggiamento verso la vita come bene di consumo, la possibilità di piaceri e svaghi.
Per tendenza naturale, la vitalità tende a produrre, e questa casa è dunque anche quella dei figli, può indicare la fecondità o la sterilità, i dispiaceri o le gioie procurate dalla prole nonché l'atteggiamento dell'individuo nei confronti della prole stessa. Per estensione, può indicare anche le capacità didascaliche, la maggiore o minore attitudine all'insegnamento. Una casa quinta molto forte appare anche nei temi di chi si dedichi a professioni connesse col mondo dello spettacolo e dei night-club.
Sebbene una casa quinta molto forte influisca.su un comportamento estroverso e potrebbe far pensare a un carattere già “diurno” di questa casa, in realtà tale comportamento non è affatto indipendente, ma determinato, come in tutte le case del settore notturno, da qualcosa di preesistente, e cioè appunto il tono vitale fisico-spirituale. Opposta alla casa undecima, che è la casa dell'equilibrio, della misura, dell'autocontrollo, la casa quinta è legata alle possibilità di eccessi che si manifestano quando la vitalità è prorompente o mal orientata: piaceri disordinati o troppo dominanti nella vita, ricerca di godimenti sempre più intensi e pericolosi. In questo punto sono particolarmente identificabili le tendenze al gioco d'azzardo o ai paradisi artificiali o al moltiplicarsi di molte avventure erotiche.
Casa quinta in Taurus: La vitalità è forte e armonica. Tendenza a organizzare le proprie forze e a regolare con equilibrio il proprio tono vitale. Pacatezza nel piaceri, freno nello spreco delle energie. Affetto per i figli intenso e un po' mammistico, a volte eccessivamente protettivo. Predilezione per i bambini molto piccoli e timore di vederli crescere. Rischi di una vitalità un po' opaca e rinunce ai piaceri e agli svaghi. Sensualità intensa.

LA 6° CASA
Neppure la sesta casa ospita astri.
La sesta casa è l'ultima casa sotto la linea dell'orizzonte, ed è anche l'ultima che riguardi i rapporti dell' individuo con qualcosa di preesistente, di già creato attorno a lui. È la casa che Barbault definisce “del più piccolo di sé”, e corrisponde ai contatti dell'individuo con il quotidiano, indica i rapporti con i dipendenti, con gli animali, con gli oggetti, e infine con quell'oggetto inseparabile da noi stessi che è il nostro corpo. Qui sono controllabili il livello della salute, le possibili malattie, le parti più o meno vulnerabili dell'organismo, e anche la cura che dedichiamo alla nostra persona, il livello di pulizia personale e di eleganza.
Opposta alla casa dodicesima, che è la casa del sublime e della forza nelle grandi prove, la casa sesta è la casa delle seccature e delle aspirazioni modeste. Può indicare contemporaneamente un limite di ambizioni oppure la concentrazione di ambizioni anche forti su uno scopo molto preciso e circostanziato; dà la misura della forza di applicazione a un lavoro di routine, l'abilità nel trattare con superiori o dipendenti in una gerarchia prestabilita. Spesso può.determinare la scelta di una carriera impiegatizia, la rinuncia alle responsabilità assolute, il rifiuto ovvero il timore di una posizione indipendente, e anche un successo, sia pure brillante, da “eterno secondo”.
Materialmente, questa casa indica l'abilità manuale. Psicologicamente, determina il timore della solitudine. Politicamente, può orientare verso lo sfruttamento dei dipendenti (sudditi, soldati) o assicurare la capacità di attenta organizzazione burocratica.
Casa sesta in Taurus: I rapporti con il quotidiano sono armoniosi e calmi, il segno, nel suo aspetto di pacatezza e prudenza, si addice a questa casa, ma può rafforzare la tendenza a un limite nelle aspirazioni. Buona abilità manuale. Può essere un’ottima protezione per la salute e indice di grande resistenza fisica.
Sopportazione paziente delle grane. Adattabilità. Amore per gli animali. Tendenza a cedere sia davanti ai superiori sia davanti agli inferiori. In certi casi, pulizia personale sbrigativa e poche preoccupazioni per l'eleganza. Rischi di opacità, di orizzonte limitato, tendenza a lasciarsi sfruttare.

LA VII° CASA E GLI ASTRI CHE OSPITA
La settima casa ospita il punto di Fortuna in Gemini e Plutone retrogrado con la Terra in Cancer.
Analizzeremo la Terra solo nella parte dedicata all'Astrologia Evolutiva, poiché non è mai stata considerata nell'Astrologia tradizionale.
La settima casa è la prima casa al di sopra dell'orizzonte zodiacale, e inizia la serie di quei settori della vita che corrispondono a un indirizzo determinato da una scelta cosciente. L'opposizione della casa settima-casa prima è meno esplicativa e complementare delle altre opposizioni tra le case, ma ha piuttosto un carattere pratico. La casa prima corrisponde all'individualità, alla personalità nella sua essenza, all'individuo preso singolarmente. La casa settima corrisponde alle associazioni liberamente scelte, ma solo limitatamente può stabilire tra le due un rapporto isolamento-socievolezza. Diremo piuttosto che la prima manifestazione di volontà individuale si presenta nello Zodiaco come scelta di un compagno o di una compagna di vita, o di compagni e soci di attività e di lavoro.
Questa casa infatti è la casa del matrimonio e delle associazioni. Può indicare l'atteggiamento mentale nei confronti del matrimonio (conformista, progressista, ambiguo), la scelta più o meno fortunata di un coniuge, la fedeltà o l'allontanamento del medesimo, i divorzi, le separazioni, le vedovanze.
Può indicare contemporaneamente fortuna o sfortuna nel campo delle associazioni, i rapporti con i soci, la fondazione o dissoluzione delle società, o un'attività connessa con contratti o associazioni più o meno temporanee (per esempio, l'attività di agente letterario o teatrale).
Nel campo interpretativo si presenta il problema di stabilire se una casa settima particolarmente forte corrisponda a una vita concentrata sulla felicità coniugale oppure su un'attività associativa.
Nel primo caso è importante esaminare i rapporti Sole-Luna e anche Venere-Saturno, nonché i segni da essi occupati. Nel secondo, sarà determinante l'esame delle case seconda, terza e decima. Come sempre, la posizione dei pianeti signori del segno occupato dalla casa sarà illuminante.
Psicologicamente, questa casa corrisponde al desiderio di rapporti solidi e legalizzati (e può anche indicare la mancanza di tale desiderio).
Politicamente, corrisponde molte volte a attività connesse con trattati di pace o di guerra, di alleanza, di scambi commerciali o culturali.
Casa settima in Gemini: Associazioni e matrimoni visti sotto il segno di una gaiezza a volte un po' incosciente, come facenti parte di un sistema per vivere allegramente. Lucidità nell'uno e nell'altro campo, e in certi casi opportunismo egoistico ottenuto sfruttando il proprio “charme”. Rischi di capricciosità e incostanza nelle associazioni.
Casa settima in Cancer: L'influenza lunare si estende al matrimonio e alle associazioni, dove si tende a trovare un appoggio e un conforto più che collaborare con una partecipazione attiva, salvo valori contrari. Favorito l'amore della casa coniugale. Rischi di tendenza succuba verso il coniuge o gli associati.
Il Punto di Fortuna oggi non gode più del favore d'una volta, forse perché il suo significato col tempo si è alquanto ristretto, rimanendo solo associato al denaro e all'abbondanza materiale invece che alla fortuna in senso lato. In effetti Fortuna deriva dal latino Fors = Sorte, rappresentata da una donna bendata che dispensa beni e malanni senza nessuna ragione apparente. Ma la sua origine è greca, e il suo nome originario,  Tiche, che significa «come capita», fa parte del Mito. Tiche è una figlia di Zeus, a cui egli ha concesso il potere di decidere la sorte d'ogni mortale. E lei, eterna bambina, corre or qua or là facendo rimbalzare una palla per indicare che la Sorte non è legata al merito ma al suo capriccio, perciò ad alcuni essa da i doni contenuti nella sua cornucopia mentre ad altri non concede neppure il necessario per vivere. Solo in seguito la parola Fortuna prenderà il significato di «avvenimento favorevole» e, venendo assimilata alla Luna, conserverà la cornucopia o il corno dell'abbondanza.
Il Punto di Fortuna in Casa VII favorisce le amicizie, le relazioni, le associazioni ma, ancor più, il matrimonio. Con una Venere appena ben messa, il nativo dovrebbe trarre i massimi be#nefici dal vincolo coniugale, sia sul piano affettivo che su quello materiale.
Hanno la Parte di Fortuna in VII S. Pertini, S. Teresa d'Avila, C. Cardinale, Carlo Rubbia, Enrico Fermi.
Il Punto di Fortuna in Gemini conferisce un grande spirito diplomatico che permette di sfruttare conoscenze e situazioni a proprio vantaggio. Una notevole abilità oratoria, in oroscopo dissonante, può trasformarsi in tendenza alla menzogna, all'astuzia o alla maldicenza. Molto spesso troviamo passione per i viaggi e frequenti spostamenti, anche dovuti a necessità di lavoro.
Avevano il Punto di Fortuna in Gemelli Steine, Villier de l'Isle Adam e la celebre spia Mata Hari.
Plutone rappresenta il grande principio maschile. La vita nasce dal seme che feconda e, dal regno vegetale a quello animale, l'impulso a procreare, a dirigere il seme verso la sua meta, è un istinto insopprimibile, che accanitamente supera ogni sorta di difficoltà e di ostacoli. Plutone rappresenta questo seme e la forza che lo guida. Se Marte simboleggiava il membro virile, Plutone simboleggia i testicoli, ricettacolo del seme, riserva di possibilità fecondatrici della natura e del singolo, e, per estensione, simboleggia la capacità di realizzare, di concretare positivamente le risorse di creatività che ognuno ha in sé. È Plutone che suggella la validità costruttiva dell'operato umano (a qualsiasi livello, anche il più umile) indipendentemente dal successo o dal dinamismo personale proposti da Giove o da Urano.
Come tutti i pianeti lenti, Plutone opera a un livello profondo, poco appariscente, regolando quelle forze segrete, ormai antichissime, che spingono una creatura vivente a inserirsi nell'esistenza con un atto creativo. È, dunque, signore di quella soddisfazione o insoddisfazione di sé che, sotto questo punto di vista, sta alla base dell'equilibrio individuale.
Nettuno rappresenta il mutamento di una forma preesistente. Plutone è un principio vitale alla ricerca di una forma. Come una mancata fecondazione porta a una dispersione del seme, così un Plutone in posizione negativa può portare a una sterile proliferazione dell'Io, alla ricerca aberrante di un'affermazione di se stessi. Nell'esperienza interpretativa vediamo questo pianeta legato alla menzogna, alla truffa o anche, in modo più innocente, alla tendenza a raccontare frottole, alla mitomania, all'istrionismo, come se la frustrazione creativa cercasse sfogo in vistose manifestazioni narcisistiche.
In modo analogo, Plutone può determinare in gran parte le deviazioni e le aberrazioni sessuali che si innestano su una insicurezza, su una incapacità o su una menomazione in questo campo. Finché non sarà scoperto e analizzato il pianeta X. sarà molto difficile stabilire con certezza se l'influenza plutonica sulla vita sessuale si eserciti in egual modo su ambedue i sessi. Per il momento si direbbe di sì.
Diciamo qui per inciso che nonostante i suoi rapporti simbolici con il sesso, Plutone non ha affatto quel carattere animalesco, o di animalità primitiva, attribuitogli da alcuni autori (e che corrisponde, tra l'altro, a una visione abbastanza puritana della vita sessuale).
Anatomicamente, come abbiamo già detto, Plutone corrisponde ai testicoli.
Nella simbologia cronologica della Terra, corrisponde all'apparizione della vita animale sul nostro pianeta.
Plutone in Cancer: la forza creativa si unisce alla sensibilità e, come nel caso di Nettuno in Cancro, si interiorizza, favorisce l'approfondimento delle conoscenze psicologiche e l'organizzazione passivo-difensiva del segno, orienta la creatività verso ricerche edonistiche. Alla fase di vitalità critica dei Gemelli, segue una fase di irrigidimento conservatore che vede appunto in ogni posizione critica un rischio di incrinamento dello status quo, un pericolo di eversione distruttiva. Il passaggio di questo pianeta nel segno influenza il comportamento di una generazione legata al passato, sentimentalmente influenzabile, attratta dalla conoscenza del magico e del misterioso. Rischi di fanatismo, di crudeltà egoistica, di dispersione delle forze creative sommerse dalle sollecitazioni della sensibilità.
L'ultimo soggiorno di Plutone nel segno del Cancro va dal 1913 al 1938.
Plutone, Luna e Marte sono anche i protagonisti di un grande triangolo formato da tre trigoni, che verranno analizzati più avanti.

L' 8° CASA E GLI ASTRI CHE OSPITA
L'ottava casa, che si estende su metà di Cancer e su tutto Leo, ospita Nettuno: l'astro ispiratore di questo tema natale di M. M.
La casa ottava si oppone alla casa seconda, che era la casa dell’habitat naturale, ed indica appunto lo sradicamento da questo habitat naturale, la rottura di un cordone ombelicale che univa l'individuo al suo ambiente natale e, per estensione, quella separazione definitiva che è la morte. Non deve stupire la presenza, nella parte superiore dello Zodiaco, di questa morte considerata ineluttabile. In realtà la morte non può trovare posto tra quanto preesiste all'individuo e che occupa la parte inferiore dello Zodiaco. La morte ci attende al termine di una vita che (lunga o anche brevissima) è sempre condizionata da noi stessi, e segue un processo di logoramento fisico o di distruzione accidentale che richiede una sia pur rapidissima successione temporale susseguente alla nostra nascita. Nel caso della morte, tuttavia, il criterio di scelta volontaria (per esempio il suicidio) non si può applicare alla casa ottava e si sposta invece, come vedremo, alla casa dodicesima. Rimane tuttavia la scelta involontaria degli strumenti fisiologici o accidentali della propria fine.
La casa ottava non riguarda soltanto la morte individuale, ma anche la morte di chi fa parte dell'habitat naturale, e cioè parenti, nonni, zii, e concerne anche tutto quanto di materiale si ricollega all'habitat naturale, cioè beni patrimoniali. L' esame di questa casa, in rapporto alla seconda, serve a stabilire se tali beni andranno dispersi o ricadranno nell'habitat naturale dell'individuo in forma di eredità. L'astrologia classica, e anche la più recente, si è accanita nel limitare l'analisi della casa ottava a queste due caratteristiche: morte e beni patrimoniali, con accessori tentativi di estensione all'esame dell'attività sessuale, suggeriti dalla cosignificanza dello Scorpione.
In realtà il significato di sradicamento dall'habitat naturale, sia pure esteso alla morte, rimane fondamentale, e ha riflessi non soltanto materiali, ma anche spirituali e psicologici. La casa ottava indica la proiezione dell'individuo al di fuori di tutti i legami ambientali e tradizionali, il che può corrispondere sì a una morte, ma anche a una resurrezione, a una rivoluzione totale nel modo di pensare e di creare, e questo è il vero rapporto che va stabilito con lo Scorpione cosignificante. La rottura del cordone ombelicale corrisponde sì a quel trauma che gli psicanalisti hanno così bene illustrato, ma è anche indispensabile all'inizio di una nuova vita o, psicologicamente, a una nuova concezione della vita, della scienza, o della filosofia. Il campo rimane aperto a una serie di interpretazioni che possono avere il sapore di novità. Ci limiteremo qui a dire che la casa ottava appare fortissima nel tema di molti uomini politici. Psicologicamente, la casa ottava può indicare il grado di alienazione dell'individuo dall'ambiente natale, la sua maggiore o minore forza morale nei confronti della morte propria e altrui, la sua capacità di “resurrezione” di fronte all'ineluttabile.
Casa ottava in Cancer: l'alienazione dall'habitat naturale è sempre dolorosa e guidata da una sensibilità angosciosa. Il carattere lunare del segno può suggerire forme di evasione vicarianti, cioè affidate ai sogni a occhi aperti oppure ai paradisi artificiali. Scarsa capacità di reazione e di resurrezione, a meno che una buona posizione della Luna e di Nettuno non suggerisca un'evasione nelle forze ultrasensibili e magiche. L'atteggiamento verso la morte può essere passivo e trepido. Rischi di morte per malattie linfatiche o infettive. Possibili pericoli d'acqua.
Casa ottava in Leo: l'alienazione dall'habitat naturale può venire da una decisione magnifica, per uno scatto della volontà decisa a rompere il cordone ombelicale senza troppo curarsi delle conseguenze. L'atteggiamento verso la morte è sprezzante e a volte un po’ donchisciottesco, anche se spesso cela una fondamentale paura. Rischio di disprezzo verso i beni patrimoniali e perdita dei medesimi, e anche' rischi di morte improvvisa per disfunzioni cardiache. Capacità di resurrezione morale soltanto se i valori solari sono ben disposti. In caso contrario, rischio di non saper reggere alle sconfitte.
Nettuno rappresenta la metamorfosi. Sotto l'apparente stabilità della struttura umana, sostanzialmente identica a memoria storica, si accumulano le immemorabili mutazioni della specie. L'uomo non sarebbe uomo se la « logica del vivente », per usare le parole di un illustre biologo, non avesse seguito uno straordinario cammino di metamorfosi.
Nettuno è il regolatore di questa metamorfosi, l'ispiratore dell'irrequietudine che anima ciò che vive spingendolo verso l'avventura nelle forme più diverse, nonché di una seconda irrequietudine, riflesso della prima, che induce l'essere umano a mutare se stesso, il proprio modo di pensare, di agire e di vivere.
Lo sperimentalismo della natura diventa così sperimentalismo mentale, curiosità di scoprire l'ignoto e soprattutto il diverso, ciò che si discosta dalla norma, foss'anche il mostruoso o l'aberrante. Da Nettuno dipendono certi slanci che muovono l'uomo verso il lontano (geografico, spirituale o filosofico), e certi eccessi che lo allontanano dai sentieri solidamente battuti della normalità e della regola per spingerlo verso i paradisi artificiali della droga, dell'alcool e anche della più modesta nicotina. Indubbiamente legato alla religiosità, al misticismo, Nettuno sembra voler dare una forma, accessibile all'uomo, a quel sublime Lontano che è Dio.
La curiosità nettuniana è accompagnata da una sensibilità fortissima, che completa la sensibilità lunare a un livello superiore. Grazie a questa sensibilità, lo slancio che porta alla creazione di sempre nuove forme si manifesta nell'arte. Nettuno è componente del genio in tutte le sue manifestazioni, anche scientifiche, ma specialmente del genio artistico.
Poiché la volontà di cambiare, e di evadere, è sempre accompagnata da una più o meno palese gioia del rischio, Nettuno influenza anche la tendenza alle speculazioni e al gioco d'azzardo. Sotto questo aspetto, può indicare in un tema natale la possibilità di guadagnare o perdere grosse fortune (metamorfosi del denaro).
In base all'analisi interpretativa, Nettuno appare legato al mare.
Una precisa corrispondenza anatomica non è stata ancora stabilita: indichiamo come probabile il liquido amniotico e una conseguente influenza sulla vita fetale. Fisiologicamente, Nettuno regola gli anticorpi e la resistenza alle malattie infettive o contagiose.
Nella simbologia cronologica della Terra, corrisponde alla diversificazione delle specie animali.
Nettuno in casa ottava: Il problema dell'alienazione è legato a un senso profondo della metamorfosi che attutisce i distacchi ma al tempo stesso li rende definitivi o fors'anche molti e successivi. Grande instabilità nel campo ereditario, ma anche forti possibilità di acquisto di beni patrimoniali. Capacità di ripresa legate al gusto di trasformarsi e legate alla sensibilità.
Sensibilità artistica connessa al senso della morte e dell'aldilà.
Nettuno in Leone è in Caduta. La volontà di metamorfosi sembra arrestarsi nel segno che si sente padrone del presente, incurante del passato e del futuro per la grande sicurezza di sé e dei propri mezzi. La sensibilità è attutita, l'irrequietezza spirituale ha manifestazioni superficiali, raramente mistiche o filosofiche; scarsa la curiosità per il magico e per il misterioso. La presenza di Nettuno in questo segno tende a stabilizzare i costumi su uno status quo poco sensibile alle mode, limitando la genialità artistica e soprattutto la genialità musicale. Al negativo: mancanza di intuito, incapacità di coordinazione filosofica, vedute ristrette. Come nel caso di Nettuno in Ariete, la scarsa affinità del pianeta con il segno limita i rischi di eccessi nettuniani.
L'ultimo soggiorno di Nettuno nel Segno del Leone va dal 1914 al 1928.

LA 9° CASA
La nona casa non ospita astri. Si oppone alla casa terza, che riguarda l' ambiente sociale naturale e gli scambi mentali immediati, e esprime dunque la ricerca di ambienti sociali nuovi e di orizzonti mentali più vasti. Nell'astrologia classica veniva chiamata “la casa del Lontano”. Può infatti indicare contatti con persone e genti di paesi stranieri, nonché i lunghi viaggi compiuti con curiosità conoscitiva (e che si oppongono ai rapidi viaggi di spostamento della casa terza). Può anche indicare un distacco mentale dall'ambiente sociale naturale, un rifiuto a seguire le mode immediate inserendole invece in una prospettiva più vasta, una curiosità del nuovo a livello storico e universale anziché quotidiano.
È la casa della irrequietudine materiale e morale sul piano più elevato, e dunque anche connessa. con la speculazione filosofica e con le grandi riforme sociali, nonché con le scoperte geografiche, l'esplorazione dei continenti, dei mari e degli spazi, la navigazione marittima e aerea.
Può indicare una vasta gamma di professioni o attività che vanno da quella di guida turistica o di agente di esportazioni ed importazioni a quella di filosofo, di inventore, di scopritore, esploratore, riformatore eccetera. Può indicare incidenti nel corso di grandi viaggi o connessi con le suddette attività.
Psicologicamente indica il desiderio di allontanarsi dal consueto e di allargare il proprio orizzonte mentale e sociale.
Politicamente indica una tendenza al rinnovamento e alle riforme di strutture già esistenti.
Casa nona in Virgo: i contatti con il lontano sono improntati alla prudenza restrittiva del segno, ma possono svilupparsi felicemente sia pure seguendo binari di attenta organizzazione burocratica, se favoriti da buoni valori uraniani. Tendenza al risparmio nei lunghi viaggi, possibile predilezione per gli alberghi di seconda categoria. Nel campo filosofico, la speculazione mentale si orienta verso la ricerca pratica, pragmatica, sistematica. Può dare ottimi compilatori o attenti saggisti. Rischi di pudore eccessivo nell'allargare il proprio orizzonte sociale e morale, nonché di ristrettezza e conservatorismo mentale.

LA X° CASA E GLI ASTRI CHE OSPITA
La decima casa, in Libra, ospita il Nodo Lunare Nord, la Testa del Drago, opposto e complementare al Nodo Lunare Sud.
La decima casa si oppone alla casa quarta, che indicava il focolare domestico e i legami familiari, e corrisponde al volo dell'uccello fuori dal nido, alle capacità di autonomia, nonché al maggiore o minore desiderio di questa autonomia. Per estensione, indica anche gli scopi raggiunti con le capacità creative e con la tenacia individuale, attingendo risorse soprattutto in se stessi. Tradizionalmente, è infatti denominata la casa del successo, ma non sempre una casa decima forte e ben disegnata corrisponde appunto al successo e alla fama: può semplicemente apparire nei temi natali di persone indipendenti, che si reggono benissimo sulle proprie gambe o che comunque aspirano alla libertà di movimento e di azione rifiutando l'asservimento familiare, patriarcale o tradizionale. Può a volte inclinare a un temperamento autoritario, dominatore o eccessivamente sicuro di sé.
In un certo senso, questa casa dà la misura della possibilità di realizzare se stessi in modo palese, di affermarsi agli occhi propri e altrui; può dunque indicare il peso che, soggettivamente, ciascuno di noi dà al successo, indipendente-
mente dal valore intrinseco di tale successo. Questa casa. infatti può apparire di scarso o nullo rilievo nei temi di geni schivi o modesti, che poco caso fanno della fama.
Al negativo, la casa. decima può indicare un'indipendenza conquistata a fatica, o il peso opprimente della famiglia o della autorità in generale. Segnala altresì rovesci o difficoltà nell'ambito della professione o della carriera.
Politicamente, può portare a posizioni di grande prestigio, o può suggerire la tendenza a anteporre il proprio interesse o il proprio giudizio all'interesse e al giudizio altrui, anche in modo drastico o poco oculato.
Del Nodo Lunare Sud possiamo dire: il Nodo Lunare Nord ci descrive i legami col passato e quello Sud i legami col futuro. Sicché se il carattere forse si forma con la Testa del Drago (il Nodo Lunare Nord), l'esteriorizzazione delle qualità innate, buone o cattive, avviene proprio attraverso la Coda del Drago (il Nodo Lunare Sud).
La loro maggiore influenza viene comunque riconosciuta allorché forma congiunzione con un pianeta. Nel nostro caso abbiamo una netta congiunzione fra il Nodo Lunare Sud ed Urano, ma la tradizione non la contempla poiché Urano è considerato solo da pochi decenni.
È comunque trascurabile l'influenza del Nodo in un Segno, causa la lentezza del suo spostamento in moto antiorario, che gli consente l'attraversamento di un dodicesimo zodiacale in poco più di un anno e mezzo. È pertanto di maggiore interesse la presenza del Nodo nelle Case, in quanto lo spostamento orario ci permette dodici collocazioni diverse nel corso della giornata.
Casa decima in Libra: Il desiderio di indipendenza si manifesta con un rigore che soppesa attentamente le circostanze e in certi casi si esercita anche con autocritica verso le proprie possibilità. Ma, superate queste difficoltà, può dare una forza inflessibile sia nel distacco dalla famiglia natale (che può essere drastico) sia nell'affermazione personale. Rischi di incertezze e di esitazioni nella scelta di una posizione indipendente o nell'affermazione della propria personalità nei confronti dell'ambiente familiare. Rischi di durezza verso la famiglia.
Per quello che riguarda i nodi lunari, che sono punti geometrici ottenuti dall'orbita lunare attorno alla Terra, ribadiamo quanto già citato in quarta casa.
Testa del Drago in X°, Coda in IV°: Autorità innata e arte del comando. Questa collocazione influenza beneficamente la carriera e può dare il tipo «nato con la camicia». Se la Coda è molto afflitta, provoca dissensi familiari. Spesso, madre di alto casato.
Testa del Drago in Libra, Coda in Aries: È teoricamente favorevole alle unioni amorose e al vincolo coniugale. Colui che possiede il Nodo in Bilancia è pieno di comprensione per i bisogni del partner, desidera piacergli e sa rendersi simpatico. Una quota di narcisismo non irrita troppo gli altri, che sanno essere indulgenti e perdonare. Grande vitalità irradiante.

L'11° CASA E GLI ASTRI CHE OSPITA
L'undicesima casa ospita Marte. Si oppone alla casa quinta, che indicava la vitalità, la carica vitale e le sue possibili proiezioni violente, ed è dunque la casa dell'equilibrio, della moderazione, del “giusto mezzo”, dei sentimenti controllati. Nell'astrologia classica questa casa viene definita “delle amicizie” perché l'amicizia è appunto la manifestazione più evidente di un' affettività serena e lontana da ogni eccesso. Ma limitare all' amicizia la definizione della casa. undecima significa confondere l' effetto con la causa. La casa undecima è in un certo senso la sezione aurea del tema zodiacale, indica la possibilità di giungere a un esame obiettivo di se stessi e delle circostanze, di adattarsi alle medesime e al temperamento altrui, giudicando con altrettanta obiettività, ma anche con umana comprensione, le necessità, le debolezze e le qualità del prossimo. Da tutti questi elementi nasce l'arte dell'amicizia, ma anche l'abilità diplomatica nel trattare con le persone, la capacità di sorvolare sui pregiudizi, di evitare le testardaggini, le prese di posizione troppo definitive e drastiche. La casa undecima è la casa della tolleranza, delle idee larghe, della volontà accomodante e comprensiva. Una forte casa undecima opposta a una casa quinta debole, ed è il nostro caso, tenderà naturalmente ad abbassare la carica vitale aggressiva in favore di un atteggiamento calmo anche se a volte rinunciatario.
Questa casa indica, dunque, i rapporti con gli amici, le possibili delusioni o favori che vengano dai medesimi. Indica le capacità (o incapacità) di autocontrollo e di adattamento comprensivo a un ambiente sociale selezionato da una scelta volontaria.
Psicologicamente, corrisponde all'autocontrollo.
Politicamente corrisponde all'attività diplomatica.
Casa undicesima in Scorpio: L'equilibrio può svilupparsi su piani diversi, tutti tendenti a una migliore comprensione di se stessi e degli altri, al di fuori di ogni schema tradizionale, con un gusto a volte un po' spinto dell'originalità e della creatività. Amicizie di ogni tipo e di ogni ambiente suggerite da una grande curiosità verso le conoscenze nuove, anche le più impensate, purché creativamente costruttive. Amicizie e equilibrio si sviluppano in un clima di costante e intelligente stimolo personale. Rischi di squilibri dovuti a eccessivo sperimentalismo. Rischi di sadismo (o masochismo) nei confronti degli amici.
Marte indica il contatto aggressivo con il mondo esterno. Terzo pianeta nella distanza dal Sole, rappresenta il terzo stadio dello sviluppo umano: dopo aver preso un contatto intellettivo e affettivo con il mondo esterno, il bambino tenta di inserirvisi con un'azione diretta. Non soltanto riconosce gli oggetti, ma se ne impossessa, li afferra, li stringe, li scaglia lontano. Misura in questi gesti la sua forza, e urta per la prima volta contro i limiti della sua libertà, poiché talune cose gli vengono negate, o sottratte. L'azione protettiva o educativa degli adulti assume così un carattere costrittivo per la personalità, e determina contemporaneamente l'aggressività e la frustrazione. La prima appare a volte come l'unica soluzione possibile della seconda, e Marte rappresenta appunto la carica di violenza che ha consentito la sopravvivenza della specie umana travolgendo ogni ostacolo, senza lasciarsi frenare da quel discernimento razionale che, pur segnalando i pericoli, poteva inibire gli slanci.
Marte corrisponde al desiderio di affermazione dell'Io attraverso un'azione che gli dia la coscienza della propria forza. Simbolicamente corrisponde al membro virile nei suoi due aspetti di erezione e di caduta: slanci entusiastici e ciecamente ottimistici seguiti da scoraggiamenti. Sul piano materiale, successi bruschi seguiti da crolli. Sul piano psicologico, l'insidia più o meno palese di un complesso di impotenza da superare con continue manifestazioni di virilità.
Questa ambivalenza determina l'influenza di Marte; che da un lato rappresenta la forza d'urto della vitalità, la necessità di abbattere gli ostacoli ricercandone costantemente dei nuovi con una carica vitale indiscriminata, componente di un temperamento battagliero. Dall'altro cela la possibilità di una frustrazione segreta che si manifesta nella sospettosità, nella sfiducia nei confronti del prossimo, nella ombrosità o suscettibilità, componenti di un temperamento instabile.
La combattività determina a sua volta la mancanza di tatto, di discernimento, l'incapacità di riflessione, gli errori di valutazione.
L'instabilità determina i bruschi mutamenti di rotta, l'incapacità di applicazione costante, il bisogno di trovare immediatamente altri sbocchi all'aggressività frustrata. Da notare tuttavia che, contrariamente a quanto si potrebbe supporre, la crudeltà marziana è stimolata dagli aspetti positivi e frenata invece da quelli negativi.
In un tema natale, Marte indica anche la possibilità di incidenti, di sciagure improvvise o di morte violenta. Fisiologicamente, regola il tono e l'attività muscolare.
Marte in casa undecima: L' equilibrio può essere minacciato dall'aggressività o da una posizione combattiva, competitiva. Le amicizie tendono a essere in certi casi impulsive o sconsiderate. Equilibrio e amicizia insomma si trovano su un piano leggermente instabile che impegna la personalità come in una battaglia. D'altro canto, questa posizione può essere un ottimo contrappeso a un eccesso di vitalità, e un freno contro ogni avventatezza se la casa quinta è vuota, come nel nostro caso. In altri casi, il soggetto riesce a trovare l'equilibrio nella lotta, nell'impegno morale contro le difficoltà e gli ostacoli.
Marte in Scorpio: è in Domicilio. La forza vitale procreativa non è qui palese e prorompente come in Ariete, ma segreta, celata nel grembo della terra. Altrettanto segreta e controllata può essere l'aggressività che cova nel profondo e prepara le anni migliori per l'attacco: collere dominate a lungo, fonti di rancori e di vendette, animatrici di azioni lucide e precise che possono prolungarsi all'insaputa di chi le ha suscitate. Ma a volte, guidata da Mercurio, la volontà aggressiva diventa attivamente creatrice, pronta a scatenarsi lucidamente quanto maggiori sono le difficoltà da superare.
Plutone, Luna e Marte sono anche i protagonisti di un grande triangolo formato da tre trigoni, che verranno analizzati più avanti.

LA 12° CASA E GLI ASTRI CHE OSPITA
Nella dodicesima casa troviamo Venere, la “piccola Fortuna”.
Opposta alla casa sesta, che è la casa del quotidiano, del consueto, del domestico, del limitato, la casa dodicesima è la casa del sublime, dello straordinario, dei più vasti orizzonti. Liberato, metaforicamente, dai pesi materiali che gravano sulla casa sesta l'individuo, nella casa dodicesima, si trova solo davanti al suo destino, può dimenticare il quotidiano per mirare all'eterno, può staccarsi dalle abitudini domestiche per sopportare (o cercare) la solitudine, e abbandona le cure del corpo per guardare in faccia la morte.
Questa casa, che chiude il cerchio dello Zodiaco, si ricongiunge alla prima e, in un certo senso, può dimostrare ciò che l'individuo ha saputo fare con gli elementi di cui disponeva, e in quali condizioni si presenta alla meta finale.
Nella prima casa abbiamo visto l'Io allo stato puro; nella casa dodicesima lo ritroviamo allo stato complesso, cioè trasformato dagli eventi. In certi casi, la dodicesima casa può indicare quali siano i punti deboli o i punti forti dell'individuo, a quali tentazioni egli abbia ceduto, o quali invece abbia superato. Indica anche, a volte, quale sarà la conclusione della sua vita. Ecco perché, se Marte o Urano in casa ottava possono indicare una morte violenta o accidentale, gli stessi pianeti in casa dodicesima possono indicare un'inclinazione al Suicidio, o una morte violenta determinata dalla situazione in cui l’individuo è venuto a trovarsi per una sua particolare determinazione (per esempio morte per attentato politico, morte in una sommossa o in una rivoluzione). Una casa dodicesima molto forte indica spesso un atteggiamento sereno nei confronti della morte, e molto liberale, in senso filosofico, nei confronti del suicidio.
Ciò che si oppone al consueto, tuttavia, non è soltanto il “sublime”, ma anche l'insolito, tutto ciò che esce dagli schemi precostituiti: la dodicesima casa può allora indicare il distacco umoristico, la tendenza al sarcasmo, all'ironia, alla satira, al paradosso; o, se negativo, il desiderio di essere originali a ogni costo, una curiosità morbida per le stranezze; e ancora, una sorta di sfida dell'uomo al mondo e alla società, che può assumere forme di alta spiritualità o di bassa ipocrisia: e qui gli aspetti, favorevoli o sfavorevoli, possono tracciare la linea di separazione tra un filosofo e un truffatore.
Mentre la casa sesta è la casa della concentrazione sul “più piccolo di sé”, sul particolare dell' Oggi, la casa dodicesima spalanca le porte dell'infinito e assicura capacità di astrazione dalle minuzie quotidiane; in un certo senso è la casa del Tempo e dell'Eternità, indica il nostro atteggiamento nei confronti dei grandi problemi e delle prove della vita.
Mentre la casa sesta è la casa del lavoro come compito quotidiano, come disciplina impiegatizia o comunque come dipendenza dagli altri, la casa dodicesima si presenta spesso come stimolo all'indipendenza, come insofferenza della routine, come ricerca di un isolamento (o di un esilio).
L'analisi di una casa così complessa è molto difficile, e spesso può essere completata soltanto dopo la morte dell' individuo. Psicologicamente, la casa dodicesima indica la forza morale e la preparazione alla morte, in quanto la nostra maggiore o minore capacità a strapparci al materiale e al quotidiano dischiude con serenità le porte dell'immenso.
Aggiungiamo tuttavia che tale elemento può essere del tutto assente nella vita di molte persone, e, in effetti, questa casa è spesso la più silenziosa.
Politicamente, ha di rado un'influenza diretta, ma può avere un'influenza complementare dando profondità e distacco a una politica audace, assicurando un colpo d'occhio speciale, o la forza anticonformista di una sfida alla società.
Casa dodicesima in Scorpio: le grandi prove della vita sono affrontate, con coraggio quasi provocatorio. La conquista del sublime, il distacco dal materiale possono essere favoriti dall'attrazione che questo segno prova per i problemi della morte e dell'ignoto. Rischi che il coraggio provocatorio si spinga troppo in là, che la sfida ai pericoli aumenti i medesimi.
Venere rappresenta il contatto affettivo con il mondo esterno. Secondo pianeta nell'ordine della distanza dal Sole, Venere corrisponde ai primi contatti affettivi dell'Io con il mondo esterno, cioè all'inizio di un adattamento sociale. Dopo aver registrato forme e immagini, il bambino comincia infatti a dimostrare predilezione per gli uni o per gli altri, a sorridere al viso materno o paterno. Al tempo stesso, dopo aver soddisfatto in modo puramente istintivo le sue prime necessità, comincia a apprezzare edonisticamente il sapore del cibo, il calore della culla e altre gioie materiali di cui possa usufruire. Tale attività affettiva e sensibile, che si svilupperà in seguito, è appunto regolata da Venere che rappresenta, da un lato, la capacità d'amare, il calore e l'intensità dei sentimenti; e dall'altro un rapporto sensibile con le cose, il gusto del bello, dell'armonico e del piacevole.
Da questi due schemi basilari si svilupperanno a loro volta il fascino personale e la possibilità di successi in campo amoroso, nonché il senso estetico, la percezione sensibile di dati materiali e sensoriali che possono costituire un'importante componente di temperamento artistico. Aggiungiamo che il contatto affettivo con le cose fa sì che Venere sia, con Urano, una componente quasi indispensabile dell'abilità manuale.
L'atteggiamento edonistico che accompagna l'influenza venusiana determina poi un desiderio di serenità, di pace e di armonia attorno a sé e anche un desiderio di vita comoda che si svolga senza troppi urti o drammi in un'atmosfera di comfort. L'edonismo venusiano svolge tuttavia la sua influenza su un piano minore di quello suggerito da Giove, e inclina piuttosto verso le gioie semplici della vita.
L'atteggiamento affettivo che accompagna l'influenza venusiana determina a sua volta l'altruismo, l'amore del prossimo e rappresenta insomma le virtù oblative dell'Io. Venere corrisponde, infatti, allo stadio successivo alla curiosità intellettuale e egoistica dell'adolescenza, e rappresenta un primo passo verso la socializzazione e la maturità dell'Io.
Dal punto di vista dell'abilità manuale, Venere è complementare a Urano.
Dal punto di vista dell'edonismo, è complementare a Giove.
Dal punto di vista della sensibilità creativa e artistica è complementare alla Luna e a Nettuno. Questi due ultimi pianeti possono anche collaborare alla determinazione del grado di sensualità.
In un tema natale, Venere rappresenta pure l'aiuto della fortuna su un piano minore e la protezione per la salute.
Fisiologicamente, regola il metabolismo e le funzioni renali. Contribuisce a un funzionamento armonico dell'organismo.
Venere in casa dodicesima: il pianeta della comunione umana e del contatto con gli altri si trova generalmente a disagio nella casa della solitudine e del distacco, gli viene negato il conforto delle piccole cose. Se è ben sorretta può dare amori sublimi, o sublimati, amori ideali o mistici, slanci di dedizione sovrumani, come sovrumana è la casa. Ma afflitta, o anche semplicemente isolata, Venere qui può dare amori infelici, o troppo esigenti, affetti incompresi, solitudine in amore. Sul piano pratico non favorisce l'abilità manuale e, se non è sorretta da buoni valori, può a volte indicare salute fragile.
Venere in Scorpione è in Esilio. L'affettività tende a erotizzarsi perdendo calore e continuità, ma non intensità. Questa posizione del pianeta può dare passioni sconvolgenti perché il conseguimento di un contatto affettivo e umano attraverso il sesso si presenta a volte come un'aspirazione assillante. D'altra parte, l'intellettualizzazione mercuriana del sentimento impedisce l'abbandono totale e naturale agli affetti. Complessità e ambivalenze amatorie che spesso risultano stimolanti per gli altri. Forte attenuazione della gelosia e larghezza di idee, mancanza di pregiudizi, difficoltà a scandalizzarsi. Debolissimo l'edonismo (caduta di Giove).

L'oroscopo progressivo di M. M.

Gli Aspetti e i Transiti - Nel loro moto attorno al cerchio zodiacale, i corpi celesti trovano sempre in posizioni diverse e a diversa distanza l'uno dall'altro.
L'esperienza astrologica ha dimostrato che quando due pianeti si trovano a una particolare distanza, si crea tra loro rapporto che ne modifica o ne intensifica l'influenza. Tale rapporto si chiama aspetto e viene indicato graficamente tracciando la corda dell'arco di cerchio delimitato dalla posizione dei due pianeti.
L'astrologia considera due categorie di aspetti: gli aspetti natali, e cioè la posizione dei pianeti al momento esatto della nascita, e gli aspetti celesti, cioè tutte le diverse posizioni che i pianeti assumono via via nel susseguirsi dei giorni e degli anni. Gli aspetti natali non sono altro che un frammento dei vari aspetti celesti immobilizzato simbolicamente nell'istante del nostro ingresso nella vita, e che ci segue per sempre.
Il continuo ruotare dei pianeti sopra di noi, e sopra quel particolarissimo frammento di una loro posizione passata che ormai si identifica con noi stessi, viene chiamato transito.
I transiti tracciano una serie ininterrotta di aspetti celesti che urtandosi o fondendosi con gli aspetti natali ne completano l'influenza e fanno scattare, o neutralizzano, determinate forze in essi implicite. L'analisi degli aspetti natali è dunque inscindibile dall'analisi dei transiti che li seguiranno.

In questa decifrazione mi limiterò a considerare gli aspetti di nascita: i transiti diventano importanti per determinare, oltre a particolari momenti del passato, possibilità future.

Nel calcolare gli aspetti, si tiene sempre conto della possibilità di arrotondare, entro un certo limite di gradi, la distanza ideale indicata dall'aspetto stesso. Tale arrotondamento non è regolato da leggi precise, e perciò può essere indicato in vari trattati con cifre leggermente diverse. Notiamo subito che un aspetto è tanto più forte quanto più è esatto, vicino alla distanza ideale, mentre la sua influenza sfuma via via che aumenta l'arrotondamento.
Ecco l'elenco dei principali aspetti.
Congiunzione: due o più pianeti occupano gli stessi gradi dello Zodiaco (con una distanza massima di 10 gradi)
Sestile: due o più pianeti si trovano a una distanza di 60 gradi (con un arrotondamento massimo di 5 gradi)
Quadrato: due o più pianeti si trovano a una distanza di 90 gradi (con un arrotondamento massimo di 7 gradi)
Trigono: due o più pianeti si trovano a una distanza di 120 gradi (con un arrotondamento massimo di 8 gradi)
Opposizione: due o più pianeti si trovano a una distanza di 180 gradi (con un arrotondamento massimo di 10 gradi)
Vi sono poi aspetti minori per importanza, o la cui influenza non è stata ancora chiaramente definita. E sono:
Semiquadrato: distanza di 45 gradi (con arrotondamento massimo di 4 gradi);
Semisestile: distanza di 30 gradi (con arrotondamento massimo di 4 gradi);
Quinconce: distanza di 150 gradi (con arrotondamento massimo di 4 gradi).

Nel tema di nascita di M. M. la Luna è protagonista, con Marte e Plutone, di un grande triangolo formato da tre trigoni, che ora analizzeremo.
Luna-Marte
I rapporti tra queste due forze elementari, direttamente legate all'istinto, tendono a sfuggire a un collegamento logico e mettono in risalto, appunto, il carattere istintivo e a volte infantile dei due pianeti.
Trigono: Si verifica due volte al mese per circa dieci ore. Stabilisce un rapporto disinvolto tra sensibilità e aggressività, è componente di temperamento vivace, a volte un po' invadente per l'allegra sicurezza di se. I due poli agiscono favorevolmente per entrambi i sessi: ottimi rapporti dell'uomo con la donna e della donna con l'uomo sul piano della comprensione affettivo-sensuale. Tuttavia, in un tema femminile può essere forte componente di omosessualità se Plutone e Marte sono per altri versi afflitti. Questo aspetto suggerisce inoltre buon senso attivo, e, se appoggiato da forti valori nettuniani e lunari, può dinamizzare favorevolmente, in campo pratico, una carriera artistica.
Luna-Plutone
Gli aspetti tra questi due pianeti indicano i rapporti tra la sensibilità e l'impulso vitale. Poiché si tratta di forze che agiscono al di fuori della razionalità, e a volte ai margini di quella che siamo soliti considerare come la normalità, anche l'influenza dei loro aspetti si esercita in modo apparentemente misterioso; più che incidere sul piano materiale e caratteriale, tali aspetti costituiscono una specie di sottofondo che dà a tutti gli elementi del tema una sfumatura particolare.
Trigono: Si verifica due volte al mese per circa quattordici ore. È un aspetto anche troppo intenso, perché tende a polarizzare le forze dell'individuo sulle sue facoltà extra logiche, sulla sua capacità di intuire e agire con una facilità che porta automaticamente a un opportunismo molto meno diretto di quello suggerito dal trigono Sole-Urano, ma forse più efficace nella sua ambiguità. Istrionismo e sensibilità si alleano, e l'Io segreto, aiutato dalla Luna, dispone di tutte le armi necessarie per assumere le forme più varie e seducenti. Il trigono Plutone-Luna è spesso indice di fascino personale e di forza persuasiva, non sempre usati nel migliore dei modi (da un punto di vista morale). Duttilità geniale, creatività intensa ma a volte anche dispersiva se non è sorretta da buoni
valori razionali. Questo aspetto regge bene ai transiti negativi, ma la sua influenza può essere parzialmente modificata o attenuata dal transito di Plutone al quadrato o all'opposizione della Luna natale.
Marte-Plutone
Gli aspetti tra questi due pianeti indicano i rapporti tra due forze vitali fondamentali, l'una intensamente creatrice e occultamente disponibile, l'altra molto più lineare e manifesta: l'una magicamente complicata e l'altra quasi infantilmente semplice, ma entrambe tese verso uno scopo comune che potremmo definire la lotta dell'Io contro la morte. Non dimentichiamo inoltre che i due pianeti sono, con il Sole, tendenzialmente « virili » e i loro aspetti hanno spesso una netta influenza in questo senso.
Trigono: Bell'aspetto armonico tra le due forze che esalta la vitalità e la sicurezza dell'Io senza sovraccaricarla (come accade invece nel caso della congiunzione). Può essere, idealmente, l'aspetto caratteristico di una personalità « carismatica », che arriva dove vuole perché sa imporre la propria volontà. L'Io rimane però molto importante per se stesso e, salvo presenza di ottimi valori venusiani, questo trigono non s'accompagna di solito a grande abnegazione o altruismo. Resiste bene ai transiti, più vulnerabile da aspetti collaterali negativi.


Schema del significato degli angoli (Asc, M.C, Disc, F.C.) e del Sole nei
quadranti secondo l'astrologia evolutiva di Merriman.

L’Astrologia Evolutiva si fonda su un concetto fondamentale: l'umanità e gli individui che la compongono si evolvono costantemente. Niente che limiti questa evoluzione - un inizio e una fine, una nascita e una morte - esiste veramente. Per un certo verso, questi fenomeni sono irreali, per un altro coincidono fra loro: l'inizio è una fine, e la fine è anche un inizio.
Solo il corpo, il fisico, l'apparente nasce e muore; l'anima interna al corpo esiste già prima della nascita fisica, e continuerà a esistere oltre la morte fisica. Ne consegue che non c' è una vera nascita, né una vera morte. Questi sono solo fenomeni limitati al mondo fisico, un mondo di apparenze, come tale governato dalla limitazione, dal dualismo, da realtà apparenti che possono a buon diritto essere considerate "illusioni". Quelli che appaiono come limiti, o termini opposti di un unico spettro, come la nascita e la morte, si rivelano le due facce della stessa identica realtà.
In origine, tutte le anime sono state create uguali, tutte le anime erano una cosa sola con lo Spirito creativo. Ma nel momento in cui esse si sono divise dallo Spirito, rimanendo ad un tempo parte di Esso, sono subentrate delle differenze fra le anime, gli individui, le personalità. Tutte le anime sono collegate con lo Spirito, ma in varia e diversa misura. Alcune vi si identificano più intimamente di altre, e alcune si vedono più "divise" che "parte di" rispetto ad altre. Questi quindi sono i fondamenti di una scuola di pensiero secondo cui esiste l'uguaglianza nello Spirito, ma la differenza nel karma delle anime, e secondo cui certe anime sono più evolute e altre meno, ma tutte indistintamente si evolvono.
Ogni evento del mondo fenomenico (sotto il cielo) si presenta secondo cicli, che sono opportuni, ben ordinati e non "frutto del caso". Ci sono ragioni e ci sono stagioni, e ognuna secondo un ritmo ciclico universale.
Questa legge dell'universo secondo cui tutti i fenomeni nel mondo sono opportuni e giusti, è nota come la Legge della Retribuzione, o del Karma. È una legge universale che ha grande peso in tutte le religioni più importanti - "Raccoglierai quel che avrai seminato". In altri termini, uno è responsabile, la causa stessa di tutto ciò che gli accade.
Tradotta alla lettera dall'originale indù, la parola "karma" significa movimento. Qualsiasi cosa messa in moto sul piano fenomenico è soggetta a leggi naturali che esistono su questo piano e lo governano. Da ogni movimento iniziale consegue un ciclo la cui durata e qualità rispondono direttamente a tutte le energie presenti nel momento dell'inizio. Nel ciclo sono comprese le reazioni e le conseguenze relative al movimento originario.
Per ogni movimento messo in atto su questo piano (a livello di pensiero, o di azione, o di fatto), per la legge del karma ci sarà una conseguenza necessaria di cui l'iniziatore porterà la responsabilità.
Dato che l'esperienza umana consiste in un'ampia gamma di reazioni emotive, e tali reazioni sono giudicate favorevoli o sfavorevoli, desiderabili o indesiderabili, anche il concetto di karma ha finito con l'essere giudicato in termini di "buono" e "cattivo". In realtà, il karma non è né buono né cattivo. È semplicemente una conseguenza. Se la Legge del Karma opera effettivamente in questo mondo, vuol dire che tutta l'esperienza è karmica, poiché tutta l'esperienza è conseguenza di azioni compiute in precedenza. Su questa stessa linea, ogni reazione all'esperienza (o conseguenza dell' esperienza) diventa un punto di avvio per inevitabili cicli successivi o conseguenze.
È alla mente umana che si deve il concetto di karma "buono" o "cattivo".
Nei casi in cui l' esperienza viene considerata fruttuosa, benefica, fortunata o foriera di emozioni felici, si parla di "buon karma" o di "merito karmico". Nei casi in cui l' esperienza è accompagnata da sensazioni di sofferenza, angoscia, o infelicità, la si considera effetto di "cattivo karma" o di "debito karmico". In entrambi i casi si ritiene che l'individuo si sia meritato, o abbia creato quelle condizioni; addirittura che le abbia "scelte".
Pure, se si deve accettare che sia all'opera un karma universale, questa logica sembra chiaramente parziale. Perché un individuo dovrebbe "scegliere" un'esperienza di sofferenza e di dolore? Dire che se l'è meritata non è sufficiente; questo dà per scontato che con l'esperienza della sofferenza tutto abbia fine. L'idea di conclusione a questo punto è prematura. Giudicarla come un "debito karmico" potrebbe spiegare il fatto che l'esperienza si presenti, ma non spiega la qualità dinamica del movimento continuamente in atto, costantemente all'opera in questa realtà fisica eternamente mutevole.
Questo è il rischio dell'applicare giudizi quali "buono" e "cattivo", "merito" e "debito" alla legge naturale e universale. Limita, tende ad escludere. Non fa vedere il quadro totale, comprendere l'intero processo, in quanto focalizza l'attenzione sul risultato materiale. Il risultato materiale, o la manifestazione di una reazione emotiva a un'esperienza, non è la fine, non è il termine. Il ciclo non può essere completato fintanto che non viene compreso proprio questo punto - la reazione - e non viene quindi costruttivamente integrato nell'essenza di colui che ha iniziato il movimento. Senza la comprensione e l'integrazione della reazione alla conseguenza (dell'esperienza), il moto continua. Questo vuol dire che l'esperienza, o meglio, esperienze simili suscitanti simili reazioni emotive e giudizi si ripeteranno; si è creato uno schema o copione di esperienza. Implicita in tutto questo c'è l'idea dello scopo dell'esperienza. Sì, l'esperienza è una conseguenza, o è karmica. Ma essa ha in se anche uno scopo. In questa luce, essa diventa la base per una sfida personale, anziché per la tragedia, la catastrofe o la fortuna personali, o quale altro sia il giudizio che uno ne formula in condizioni emotivamente reattive. La sfida dell'esperienza è quella di comprendere più a fondo il se, in particolare nella sua relazione con il contesto delle circostanze in cui si trova. Se l'individuo etichetta l'esperienza come "buona" o "cattiva"' vuol dire che si è d'un tratto separato (o intende separarsi) dall'esperienza. Questa diventa qualcosa con cui egli non vuole più stare (perché?), in quanto suscita reazioni (di regola emotive) che lui, o lei, non è preparato a provare, o non è disposto ad accogliere. Ognuno di noi ha il suo "limite invalicabile", ma questo limite può essere sfidato e superato attraverso il rapporto con l'esperienza. Quando il rapporto viene troncato, come nel caso in cui si giudica l'esperienza "buona" o "cattiva", l'interruzione è solo temporanea. Il movimento che ha creato l'esperienza continua a essere all'opera. La decisione di concludere mette fine soltanto alla "realtà apparente" del movimento. La decisione di concludere il proprio rapporto con l'esperienza (qualsiasi esperienza) presa a livello mentale diventa in realtà l'inizio di un altro movimento che finisce con il produrre esperienze simili. Lo schema o copione è ancora in funzione, a meno che non si arrivi a una più profonda comprensione di se stessi. Una volta che si sviluppi la comprensione dello schema e tale comprensione venga integrata nella coscienza dell'individuo, l'essere si evolve verso un nuovo livello.
Questo porta alla Legge della Relazione (talora definita "della retta relazione"). Non si può porre fine ad una relazione; si può solo integrarla definitivamente nella propria essenza attraverso la comprensione di sé. Di nuovo, quando si stabilisce razionalmente di troncare un'esperienza o di separarsene, il movimento non è stato completato. Quello è solo un punto di un continuum di conseguenze cicliche. Affinché la conseguenza o il ciclo sia completo, affinché il karma faccia il suo intero corso, dev'esserci la comprensione e l'integrazione di quel movimento e delle sue conseguenze. Per cui l'esperienza (o le esperienze, in funzione dell'apertura dell'individuo) è potenzialmente un'esperienza di apprendimento. Con quell'apprendimento (o comprensione) si ha lo sviluppo, o l'evoluzione personale. Nel momento della comprensione si è come inondati da una piena di amore e di compassione, talvolta definita beatitudine. La sensazione estatica può essere realmente profonda, a indicare che lo spirito è pronto per un "movimento" (o karma) di un altro livello rispetto a quello del precedente copione.
Senza l'apprendimento, si hanno schemi di esperienza di tipo ripetitivo e si creano atteggiamenti e blocchi emotivi. Questi fanno sì che si giudichino le esperienze "buone" o "cattive" e ci si rapporti alla vita in termini di tragedia, catastrofe, sofferenza e dolore, invece che in termini di sfida e di finalità. In definitiva, gli schemi non sono semplicemente di ordine psicologico, in quanto tendono a tradursi in tutti i settori dell'esperienza individuale, compreso quello della salute, dell'amore, del lavoro ecc.

Vediamo ora gli effetti della posizione del Sole di M. M. secondo l'Astrologia Evolutiva:
il quadrante in cui è il Sole di nascita di M. M. è il quadrante I.
Nell'Astrologia Evolutiva, come nell'uso tradizionale dell'astrologia, il quadrante uno è la sezione dell'oroscopo in cui sono situate le case 3, 2 e 1. All'interno del giorno solare, è il tempo fra la mezzanotte e il sorgere del Sole (tempo medio locale). Il Sole è sotto l'Orizzonte (yin) e ad Est del Meridiano (yang). Governa quindi il mondo interiore e la realtà in cui l'individuo può "far accadere le cose". Durante questo periodo del giorno l'oscurità decresce. Nell'Estremo Oriente il termine "guru" significa "colui che dissipa l'oscurità". Mentre la Terra passa dall'oscurità alla luce, il regno degli organismi viventi esce (per lo più) dal suo stato di riposo. Durante le fasi finali del riposo si prepara alle attività che presto inizieranno nel mondo esteriore. È questa sezione del ciclo vitale la fase di "gestazione", e gestazione è un altro termine per preparazione. Col diminuire dell'oscurità, aumenta la consapevolezza. Seguendo il ritmo naturale del giorno, uno prende coscienza della forma che si estende davanti ai suoi occhi; diventa consapevole della parte e del ruolo che giocherà, dell'interazione dinamica con gli altri che presto avrà inizio. È lo stadio della preparazione. È come il tempo che l'attore si prende prima che s'alzi il sipario, o di cui dispone l'atleta prima che inizi la gara. In questo stato si ha bisogno di una certa tranquillità e di un certo silenzio per raccogliere tutte le proprie energie e concentrarsi. E perciò il quadrante della meditazione, della concentrazione, della preparazione e della presa di coscienza. E lo spazio in cui uno raduna le forze, incamera il potere e l'energia che verranno liberati dopo la nascita (o l'inizio dell'attività). Quanto più tempo e attenzione il nato che ha il Sole in tale quadrante destinerà a questo processo di preparazione, tanto più forte e fiducioso diventerà.
Dal momento che questo quadrante simboleggia la fase dell'"oscurità decrescente", esso è anche la zona dell' intuizione. Via via che si diventa più coscienti, si iniziano a percepire le cose prima ancora che esse prendano forma. Ancora, il quadrante in questione rappresenta la via della padronanza di sé. Trattandosi della zona inferiore della mappa natale (quella dell'oscurità), l'anima è in una relazione evolutiva se-Se. Essendo il Sole nella zona orientale del ciclo (crescente), l'espressione naturale dell'anima è nel "creare", nel "far accadere le cose". La via evolutiva più consona a quest'anima nella vita è quindi quella dell'esperienza di prima mano. Il nato deve fare personalmente le sue esperienze, deve trovare la propria strada nella vita. In definitiva egli è il suo miglior maestro. È probabile che gli sforzi per trovare un insegnante, un "guru" gli si rivelino deludenti e la comprensione profonda di sé gli venga piuttosto dall'intraprendere creativamente un'attività. Tuttavia, questa comprensione di sé è esaltata da un'efficace preparazione, come la meditazione e la contemplazione, prima che l'azione venga intrapresa. In questa maniera si sviluppa per l'anima un cammino evolutivo naturale, e nel momento in cui l'individuo lo segue diventa un esempio per gli altri. Sebbene questo spirito come leader possa essere impacciato e sentirsi a disagio, può non di meno avere capacità di guida, più forse, attraverso l'esempio che intenzionalmente. In realtà, quest'anima può non avere affatto bisogno di essere un leader manifesto, poiché avere dei seguaci potrebbe esserle di ostacolo nelle sue azioni. La responsabilità degli altri che si richiede ai capi potrebbe col tempo distrarla dal suo obiettivo primario. Di certo, questo spirito non è per sua natura un seguace, e se si trovasse a esserlo si dovrebbe pensare a un blocco psichico e/o spirituale in cui la personalità ha sviluppato caratteri secondari di tipo reattivo che ne hanno indebolito la volontà.

In sintesi, quindi, nell'oroscopo ci sono quattro quadranti e il Sole li attraversa uno ad uno via via che il giorno procede. Il quadrante occupato dal Sole alla nascita determina per l'anima del nato un percorso evolutivo naturale. Ci sono certe qualità e processi che si sviluppano naturalmente ed esaltano il cammino di quell'anima a seconda del quadrante del Sole natale.

Analisi dell’IC - L'esame del segno dell'Imum Coeli si rivelerà probabilmente illuminante e portatrice della comprensione più profonda dell'essenza dell'anima incarnata. Ciascun segno ha una qualità unica e speciale per comprendere più a fondo quale sia la risposta all'interrogativo: "Chi sono io?"
IC in Aries: L'Esploratore - Quest'anima è il pioniere dello Zodiaco. L'impulso all'azione e all'avventura è in essa molto forte, poiché nelle incarnazioni passate questi individui costituirono quella che potrebbe definirsi una "nuova razza". Il simbolo dell’"esploratore'' indica alla lettera che questo spirito ha esplorato nuovi territori, a livello fisico, mentale, o ad entrambi. Di conseguenza, in questa vita il desiderio di partire per terre nuove e inesplorate o di esplorare zone della coscienza che pochi conoscono può essere grande. Le anime con Imocielo in Ariete sono per natura sprezzanti del dolore e del pericolo; in realtà affrontano più rischi di altre anime, anche quando è in ballo il loro stesso benessere. Essendosi fin qui costituiti e perfezionati come iniziatori di nuove attività destinate al bene e al progresso degli altri, sono abituati ad essere i primi. È anche caratteristica di questi tipi audaci, a causa delle esperienze passate, una tendenza alla grandezza, a fare cose totalmente nuove, ancora mai sperimentate. È presente il bisogno di esprimersi liberamente e creativamente, e quando questa "espressione naturale" è bloccata, l'individuo può essere tentato di fare qualcosa di drastico (forse contro se stesso).

Analisi del MC - L'esame del segno del Medium Coeli ci aiuterà a comprendere quale sia la risposta all'interrogativo: "Per che cosa esisto? Qual'è il mio fine?"
MC in Libra: Occorre qui sviluppare l'equilibrio, o un "centro" nella vita. C'è anche bisogno di sviluppare un senso generale di equità e di giustizia in relazione agli altri, eliminando l'atteggiamento dell’”io prima di tutto”. Questo si può ottenere coltivando, nel rapporto con gli altri, le qualità del tatto, della diplomazia, della gentilezza, ed evitando l'approccio troppo brusco e diretto. C' è anche, potenzialmente, la rara capacità di vedere le mille sfaccettature della vita: ne risulta che molti di questi nati possono diventare grandi artisti. Il dono innato di vedere le diverse scelte che gli altri hanno di fronte li rende anche eccellenti consiglieri. Imparando a controllare la propria tendenza ad agire impulsivamente e adottando la tecnica di soppesare ogni cosa prima di agire, possono raggiungere il necessario equilibrio nella vita.

Pianeti negli angoli: Lo sviluppo dei poteri e delle capacità - Ciascun pianeta si riferisce a un particolare tipo di sviluppo, a un particolare potere o capacità. Nell'Astrologia Evolutiva, il Sole e la Luna hanno una funzione diversa rispetto a quella loro attribuita dall'astrologia terrena, dato che essi (particolarmente la Luna) hanno una relazione importante col piano terrestre.
Sole: Unità
Luna: Amore incondizionato
Mercurio: Servizio
Venere: Perdono
Terra: Devozione
Marte: Azione retta
Giove: Saggezza
Saturno: Fede
Urano: Libertà
Nettuno: Compassione
Plutone: Autocomprensione
Nei pressi dell'Ascendente troviamo Mercurio e Venere - A parte Sole e Luna, ciascuno degli altri pianeti rappresenta lo sviluppo di specifiche capacità o poteri. Per intendersi, un potere è il risultato o la conseguenza della corretta applicazione di una capacità alla propria vita. Per cui il potere indica un più alto grado di evoluzione che la capacità. Il potere senza una base nello sviluppo della capacità non ha senso in questo contesto. Un tale potere potrebbe essere l'espressione della forza o del dominio esteriore, senza la comprensione o l'intenzione cosciente rispetto al suo uso. Il potere fondato sullo sviluppo delle proprie capacità è atto ad esprimersi in una maniera assai più interessante e affascinante, in un modo che include ed onora la vita, in contrasto con quello che non lo fa. L'evoluzione dalle capacità ai poteri è simbolica dell'evoluzione dell'anima dalla conoscenza alla padronanza. È anche simbolica dell'evoluzione dell'anima dalla condizione di dualità (maya) alla consapevolezza dell'integrità (unità). È il passaggio dalla coscienza del conflitto a quella dell'integrazione. Il processo di questa evoluzione è simboleggiato dall'ordine di prossimità dei pianeti al Sole.
Nel momento in cui si lascia la casa della creazione (Sole e Luna, stati del divenire e dell'essere) e s'inizia il viaggio esteriore nel mondo della maya (il mondo fenomenico) ci sono certi principi da apprendere e certi strumenti da affinare per prendersi cura della propria sopravvivenza e migliorare la qualità dell'esistenza fisica. A questi principi e strumenti ci riferiremo come alle capacità dell'anima.
La prima capacità che l'anima sviluppa nel suo viaggio verso il mondo è quella del percepire ciò che serve per sopravvivere e per migliorare la vita.
Questa capacità è simboleggiata da Mercurio. Nell'astrologia tradizionale, Mercurio governa il mondo mentale. In prossimità di un qualsiasi angolo (l'orbita di influenza è approssimativamente di 22,5° rispetto a ogni lato dell'angolo, o un quarto di quadrante da ogni angolo dato) Mercurio suggerisce un' anima con una capacità percettiva altamente sviluppata. Questo spirito "sente" le cose prima che accadano e sembra "sapere" ciò che serve in ogni data situazione, particolarmente in quelle di crisi. Mercurio in angolo - in particolare vicino all'Ascendente - si osserva spesso in nati di intelligenza eccezionale. In molti casi, questi individui possono manifestare genialità, e un forte desiderio di apprendere, studiare e sviluppare di continuo le facoltà mentali o percettive.
La percezione di ciò che serve per migliorare la sopravvivenza è seguita dalla ricerca e acquisizione degli strumenti e dei mezzi per realizzare tale fine.
Questa capacità è simboleggiata da Venere. L'individuo che ha Venere prossima a un angolo può avere una storia spirituale relativa allo sviluppo di questa abilità, la sua anima è dotata di una qualità pratica che può funzionare quasi in ogni campo o ha il dono di "riconoscere" le persone, di ogni tipo e provenienza, che possono assisterlo ed aiutarlo a livello di sopravvivenza. Quando gli si presenta un ostacolo che "blocca" i suoi sforzi, questo nato di regola ha la capacità - o conosce chi può aiutarlo - di superarlo comunque. Perché una tale anima riesce a fare questo? A causa del karma. Questa e tutte le altre capacità sono il risultato degli sforzi passati e questi sforzi sono governati da leggi cicliche universali. Di conseguenza, con Mercurio e Venere altamente sviluppati (prossimi a un angolo) l'anima ha coltivato la capacità di percepire cosa è necessario per elevare la qualità della propria vita fisica, insieme alla capacità di procurarsi l'appoggio e le risorse necessarie a tale scopo.
Nei pressi dell'I.C. troviamo Saturno ed Urano - Coloro che hanno i pianeti Saturno, Urano, Nettuno o Plutone in prossimità di un angolo è probabile che si aprano la "via del ritorno a casa" nel corso di questa vita. Hanno l'opportunità di esprimere l'aumento di potere conquistato nelle vite precedenti. Ma sono consapevoli di questo? Sono coscienti della propria evoluzione o dello stesso processo evolutivo? Se non lo sono, le conseguenze dell'uso del proprio potere senza riguardo per la motivazione può rendere il viaggio veramente molto difficile. I copioni e i modelli possono essere estremamente complessi e rigidi e il potere può essere orientato in maniera autodistruttiva anziché costruttiva. Vale a dire che una tale anima per il momento (o per questa vita) ha perso la strada. Questa condizione può essere tuttavia corretta dalla compassione e dalla comprensione di un'altra anima che abbia raggiunto il potere. E talvolta è questo il motivo per cui le strade di due persone si incontrano. In definitiva, comunque, dipende da colui che si è perduto compiere la scelta di ritornare sulla strada intrapresa tanto tempo fa.
Quali sono questi poteri? Il primo è il potere del controllo, simboleggiato da Saturno. Nessun accrescimento di potere avviene spontaneamente e senza sforzo. Il potere viene dalla disciplina e dall'impegno. Richiede anche pazienza e accettazione delle responsabilità. Tutte queste qualità appartengono al principio di Saturno. 11 primo passo per l'acquisizione del potere è nel riconoscere che il mondo della dualità e dell'illusione è anche un mondo di conflitto e di sofferenza. Dev'esserci il desiderio di trascenderlo. Questo richiede un impegno, un voto. Richiede anche un sacrificio, la prontezza a fare a meno di quelle cose che distolgono dalla meta. A qualcuno questo richiede un voto di povertà. In un qualche momento della storia dell' anima nata con Saturno su un angolo è
possibile che tale voto sia stato fatto. Il bene e la salvezza dell' anima sono più preziosi di quelli del corpo (in seguito la stessa anima potrà rendersi conto che il benessere del corpo in realtà favorisce il bene dello spirito). Ma l'impegno, la promessa fatta a se stessi (o al proprio se superiore, o a Dio) richiede che ci si ritragga dalle cose del mondo e si entri nel mondo interiore, spirituale. Attraverso un processo di rifiuto cosciente delle varie distrazioni e di incamminamento su un sentiero di rigorosa autodisciplina, e sviluppando il principio della pazienza, si acquista il controllo di se.
Questo è il primo livello dell'acquisizione del potere nel nostro modello di astrologia evolutiva.
Colui che ha Saturno in vicinanza di un angolo ha lungamente lavorato sul principio del controllo. Per sua natura, quest' anima comprende il valore della disciplina e dell'ordine, della struttura e della responsabilità. Essa sa naturalmente che per realizzare qualcosa che valga occorre impegnarsi ed essere disposti a lavorare sodo. Comprende anche il valore della serietà interiore, dell' essere sinceri nel proprio sforzo.
Che dire dell'individuo che in apparenza non esprime tali principi pur avendo Saturno prossimo a un angolo? Invece dell'autocontrollo e della responsabilità per se stesso, costui può esprimere il controllo sugli altri e l'interferenza nella vita altrui (ad esempio sottraendo gli altri alle loro responsabilità, come quando si creano regole che negano la libertà individuale). Tali individui possono essere schiavi dell'illusione che il potere sia sinonimo di dominio sugli altri, e la loro personalità può regredire a una personalità di tipo “autoritario,,. Questo è il rischio per chi con Saturno su un angolo, che è un indice di schemi molto complessi nei confronti altrui, in cui tendono a presentarsi problemi di controllo o di potere. Su questi punti è probabile che quell'individuo si stia esprimendo da una posizione di senso di colpa e di paura. Può essere necessario l' incontro con un’ altra anima investita di potere per riorientare l' attenzione di questo individuo verso l' origine dei propri sensi di colpa e di paura e per permettergli di superarli.
In ogni caso, una volta che l'anima ha sviluppato il controllo, il processo evolutivo prosegue. Dopo rigorosa disciplina, sacrificio ed impegno, si ha finalmente il risveglio. L' anima finalmente si "apre un varco". È lo stato dell'illuminazione, della liberazione, insieme al quale viene un nuovo senso di libertà. Questo risveglio appartiene ad Urano, e il risultato è il potere di attrazione. Una volta che l'anima si è "aperta un varco", entra nella sua vita una serie stupefacente di eventi e di persone. Si ha un' accelerazione del processo evolutivo. È come se il tempo andasse più in fretta. In realtà il tempo va avanti col ritmo di sempre, ma l'individuo è più sveglio e cosciente degli eventi e delle persone di quanto non lo sia mai stato in precedenza. È anche più pronto a interagire con gli altri.
Avendo sviluppato il controllo e l'attrazione, non può fallire. Il fallimento non fa più parte del suo lessico, poiché vede ogni esperienza come un' opportunità e una lezione sul sentiero del "ritorno a casa". Urano è il primo stadio dell'illuminazione. C'è, tuttavia, un rischio in questa prima illuminazione. Il nato può volere che tutti sperimentino quello che lui ha appena sperimentato. Sfortunatamente, queste esperienze non possono essere facilmente comunicate agli altri. I tentativi in questo senso possono scontrarsi con la repulsione ed il rifiuto. Gli altri possono sentire quest' individuo come troppo zelante o fanatico, e avere l' impressione che egli cerchi di convertirli. Il risultato può essere la disgregazione: si perde l' amicizia e l' intimità di quelli che si conoscevano prima che sopravvenisse l'illuminazione. A questo punto si può sviluppare un forte senso di solitudine. Invece di un gioioso risveglio, l'illuminazione può diventare una terrificante esperienza di alienazione e di incomprensione da parte degli altri. Questa alienazione può portare l' individuo ad azioni che disgregano la comunità, infrangono le tradizioni, le usanze o le leggi della nazione. La rottura di tali "regole" può portare a una serie di eventi improvvisi, che sconvolgono la vita del nato in cui nulla sembra più andare liscio o procedere per il suo verso.
Urano in prossimità di un angolo può essere indicativo di entrambi i tipi di esperienza. Per l' anima che è in contatto con la propria personalità e possiede una profonda conoscenza del suo se superiore, la vita sembra essere una serie di rivelazioni e di illuminazioni. È un'avventura, e il potere di attrazione di questo spirito è realmente magnetico. Gli altri avvertono qualcosa di speciale e di unico in quest' anima, che attribuisce grande valore alla propria unicità ed individualità. Quest' anima anela ad esperienze nuove e straordinarie.
Viceversa, un' anima con Urano prossimo a un angolo, che in un qualche momento della sua storia abbia smarrito la via può non avere lo stesso grado di apprezzamento rispetto all'individualità e all'unicità. In un qualche momento passato la conoscenza di queste può essere stata terrificante e difficile da accettare. Invece di cercare nuove entusiasmanti avventure, quest'anima può farsi catturare da un copione ripetitivo in base a cui provoca sconvolgimento e danni nelle vite di quanti lo circondano. In questo caso, occorre tornare indietro e comprendere il principio di Saturno, che è nella disciplina e nell'impegno. Può essere necessario l'incontro con un'altra anima fornita di potere che illumini la strada di questo spirito. L'illuminazione senza il controllo, la conoscenza e la responsabilità può portare a un' esperienza di solitudine, e invece della libertà il nato può trovare una condizione di prigionia.
Dopo essersi "aperto un varco" e avere avuto una prima illuminazione, prestol'anima si rende conto di essere sola nel suo viaggio. Nessuno nella sua famiglia o fra i suoi amici possiede ancora lo stesso stato di illuminazione. È come se l' anima precipitasse d'improvviso in una grotta. In fondo alla grotta c' è una luce che tutti possono vedere, ma che solo il nato con Urano in prossimità di un angolo conosce a fondo. Egli la ama, mentre chiunque altro della famiglia o del gruppo la teme. Come comunichi queste scoperte agli altri? Come descrivi agli altri una cosa che solo tu hai sperimentato? E che cosa fai quando tutti si rifiutano di vedere ciò che tu hai visto e di esplorare ciò che tu hai esplorato? È una scelta terrificante: avventurarsi fuori, da soli, verso un nuovo mondo, o rientrare in un mondo infinitamente meno eccitante di quello che si sa esistere dall' altra parte? La scelta decide della maggiore speditezza o della stasi di quell'anima.
Per l'anima che decide di continuare il viaggio sorgono rapidamente dal nulla eventi e persone significative. Presto scopre che ci sono altre anime che si sono aperte un simile "varco", e hanno avuto una simile illuminazione, e che anch'esse hanno fatto la stessa scelta di fronte al medesimo terrificante dilemma. Queste anime si trovano rapidamente a vicenda, perché ognuna di loro ha una potente qualità di attrazione. Tutte si sono lasciate dietro qualcosa o qualcuno che un tempo è stato loro caro. Esse possono restare in contatto con queste cose o persone, ma non possono più tornare alle condizioni definite dalla precedente esperienza - almeno non senza ritornare ai cicli karmici che hanno appena trasceso (il che equivarrebbe a regredire) . L'anima adesso si rende conto che per certi versi ora appartiene a una minoranza, ma non è sola. Il mondo funziona in base al consenso e al compromesso, ma raramente in base alle verità assolute. Quest' anima ora cerca la verità assoluta, e cercandola non è più paga dell'idea che la regola o la "verità" sia un qualche cosa imposto dall' esterno- Essa non può più accettare delle verità impostegli dall' esterno. Ora deve avere l' esperienza personale di tali verità. Questo nato ora è aperto all' ispirazione universale o divina e deve comprendere la differenza fra esseri illuminati e non-illuminati. Deve rendersi conto, e alla fine si renderà conto, che le sue idee precorrono i tempi. Alla fine, nella misura in cui sono vere, le sue idee saranno accettate. Nel frattempo, egli ha acquistato il potere dell'attrazione, e quelli la cui esperienza è simile alla sua saranno aperti a ricevere i doni prodotti dalla sua illuminazione.
Urano su un angolo è molto espressivo e avventuroso, mentalmente e spiritualmente, se non fisicamente.

Il Potere di attrazione (Urano) può esprimersi molto positivamente se si integra con la capacità di conseguire (Venere) . Genericamente parlando, questa combinazione potrebbe mettere in grado di ottenere tutto ciò che si vuole (nei limiti del ragionevole) per il semplice motivo che entrambi i principi hanno un alto grado di richiamo e di fascino. Con Venere in angolo, l'anima sembra naturalmente in grado di attrarre il sostegno per i propri progetti, o possiede gli strumenti necessari per riuscire; con Urano anch'esso in angolo, è del tutto spontaneamente ispirata e orientata verso obiettivi tutti suoi. Una tale energia è di regola enormemente carismatica ed attira altre nature di forte personalità e talento. Il risultato può essere una vita estremamente affascinante ed eccitante, piena di persone e circostanze fuori dell' ordinario (essenzialmente positive, nella
misura in cui i principi sono armoniosamente integrati).

La Luna evolutiva - I pianeti presenti nella sezione calante sono quelli che la Luna ha incontrato nelle ultime due settimane circa precedenti la nascita. I pianeti che si trovano nella sezione crescente sono quelli che la Luna incontrerà nelle due settimane circa successive alla nascita. I pianeti della sezione calante rappresentano i tipi di condizione e di esperienze che l’anima ha vissuto ultimamente (prima della nascita). L’anima porta la comprensione e gli strumenti maturati con quelle esperienze all’interno di questa vita. E’ anche possibile che essa porti in questa vita i vari schemi emozionali collegati con questi pianeti.
I pianeti che la Luna incontra dopo la nascita (fase crescente della Luna evolutiva) rappresentano i tipi specifici di esperienza, di persone e di situazioni che l'anima potrà incontrare nella vita. Queste esperienze, situazioni e persone non sono prive di scopo. Al contrario, hanno uno scopo importantissimo. Per potersi evolvere, può essere essenziale per l’anima confrontarsi coi tipi di esperienza rappresentati dai pianeti e con le emozioni connesse, e sfidare la tentazione di costruire schemi attorno alle emozioni di frequenza inferiore.
In definitiva, i pianeti della fase evolutiva crescente della Luna rappresentano i nuovi strumenti da sviluppare in questa vita. Rappresentano anche principi che, se compresi, possono essere applicati positivamente per agevolare la liberazione dell' anima dagli schemi sviluppati nelle vite precedenti, e permetterle di continuare il suo viaggio verso l'unità.
Quali sono i principi e i tipi di esperienza attraverso cui l'individuo è passato (fase calante) e dovrà passare (fase crescente), e intorno a cui possono essersi sviluppati i vari schemi. Essi sono indicati dai pianeti (e in qualche grado dai segni) che la Luna ha attraversato ultimamente (vite passate) e attraverserà prossimamente (vita presente).
Giove ultimo pianeta incontrato dalla Luna prima della nascita: I principi superiori collegati a questo pianeta sono la saggezza e la benevolenza. Se Giove è l'ultimo pianeta incontrato dalla Luna prima della nascita, ci troviamo di fronte a un' anima che può avere avuto l'opportunità di essere generosa con gli altri e di aiutarli nella loro crescita. Potrebbe essere stata un insegnante, uno scrittore o un filantropo.
Può aver manifestato la sua generosità sotto forma di tempo, esperienza, risorse finanziarie, o di sapere e comprensione. Dove c'era disperazione, quest'anima ha portato speranza. Come tale, essa può aver provato la gioia di essere amata da molti. In chiave negativa, è possibile che essa sia stata tentata di approfittare degli altri facendosi aiutare con falsi pretesti. Lo schema psichico qui è quello dell' avidità, per cui uno vuole più di quanto gli occorra e tenta di procurarselo a costo di menzogne e di inganni. Attualmente può essere in funzione uno schema per cui il nato non è mai contento di quello che ha. Questo può manifestarsi fisicamente in varie forme di obesità; può inoltre manifestarsi in schemi di rapporto umano in cui il nato non viene preso sul serio dagli altri. Gli si danno false speranze, con la conseguenza che il rapporto si rivela immancabilmente deludente (fidanzamenti rotti).
Saturno come pianeta calante rispetto alla Luna evolutiva: in questo caso i principi più alti sono quelli dell'integrità e del senso di responsabilità.
Saturno indica che l'anima è stata in posizioni di grande responsabilità. Può essere stata un capo di governo, o aver diretto un'impresa o un qualche altro organismo, in cui aveva il compito di curare gli interessi degli altri. In tale ruolo ha dovuto creare certe regole, leggi o linee guida che permettessero al gruppo di realizzare i propri obiettivi. In un senso molto reale, quest'anima ora assume il ruolo di "figura paterna" nella vita dì tutti quelli che contatta. Il principio chiave è il livello che essa ha estrinsecato in questa condìzioni. Se è stata autenticamente integra, nella vita presente essa incontrerà la fiducia degli altri. In effetti può essere vista come un'autorità. In caso negativo, l'anima può aver usato la sua posizione per mantenere il proprio controllo sugli altri; per questo motivo può avere rifiutato agli altri le libertà e i diritti dovuti..La limitazione della libertà degli altri o il loro asservimento al fine di mantenere il controllo può manifestarsi in questa vita in schemi per cui ci si sente controlla ti dagli altri, imprigionati, negati o trattenuti in qualche modo. Alla radice di tali schemi possono essere! dei sensi di colpa; esteriormente, un sentimento frequente può essere quello della depressione, a cui può accompagnarsi un senso di inadeguatezza e di fallimento.
Come primo pianeta incontrato dalla Luna dopo la nascita, Saturno provoca situazioni che richiedono all'anima integrità e senso di responsabilità. Conta molto il modo in cui il nato sceglie di gestire queste posizioni di responsabilità. Lo fa con un senso di onesta e di integrità o usa il potere in modo rigido e autoritario? Nel secondo caso, egli assume una posizione critica nei confronti degli altri ed applica regole punitive.
Ne possono derivare schemi in cui il nato teme che gli altri possano sfidare e rovesciare il suo potere. Nel caso in cui il nato gestisce le sue responsabilità con onestà e correttezza, il fine del gruppo è costantemente tenuto presente e ciascun membro è rispettato. La conseguenza è che l'anima vive uno schema di realizzazioni positive ed ottiene il rispetto dei suoi simili.

Nodo Lunare Nord sul lato angolare del Mediocielo (Decima Casa): Questa è forse la posizione potenzialmente più rilevante del Nodo Nord. La sfida specifica è di collaborare con gli altri nella progettazione e realizzazione di una grossa impresa, che potrebbe essere una fondazione o una comunità. Una volta che questi nati hanno messo in atto le idee proprie ed altrui, possono scoprire che persone qualificate sono attratte dai loro ideali e aiutano a realizzarli. C'è in questi individui un'enorme determinazione che funziona da incentivo per gli altri: a questi insegnano il valore della conquista, la gioia di lavorare sodo e di impegnarsi a fondo nella realizzazione di qualcosa che vale. Essi tendono anche ad avere alti ideali spirituali e un senso di protezione nei confronti degli altri. In breve, possono essere gli artefici di una nuova era.

Per una analisi dei transiti degli astri sui punti sensibili del tema, rimando all'Oroscopo delle 3 corone che segnala, nella sua corona circolare esterna, quei punti nel tempo in cui si verificano eventi da tenere in considerazione.


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